Un bene rifugio diverso dai diamanti e dall’oro? Lo si può individuare addirittura nel whisky, un prodotto il cui mercato è in costante aumento.
Diventano sempre di più non solo i produttori e gli imbottigliatori, ma anche – di conseguenza – gli appassionati del settore e coloro che decidono di effettuare un investimento in questo mondo. Anche in Europa, e in particolare in Italia, il whisky conquista un successo significativo, e ha tutte le carte in regola per poter diventare un bene rifugio. Secondo una recente analisi di mercato compiuta dal Knight Frank Luxury Investment Index, il whisky è in grado di garantire un guadagno perfino maggiore rispetto a quello offerto dall’arte.
Le prospettive del mercato
Gli analisti sono concordi nel ritenere che negli anni a venire il mercato mondiale dei whisky di malto sarà protagonista di una crescita consistente che lo porterà a raggiungere fra otto anni un valore totale pari a 6 miliardi e 700 milioni di dollari. Sono queste le stime presenti nel Malt Whisky Market, un report che è stato messo a punto da una società di advisory e di consulenza della galassia Allied Analytics LLP, l’Allied Market Research.
Consumi in aumento: quali le conseguenze?
Lo scorso anno in Cina le vendite di whisky hanno conosciuto una crescita del 35% rispetto al 2021, e in India l’aumento è stato addirittura del 44%. Nel continente asiatico, pertanto, si ha a che fare con segnali di crescita senza dubbio interessante, anche in virtù di una curva della domanda caratterizzata dal segno più. Per quel che riguarda i prossimi anni, invece, gli esperti sono pronti a scommettere su una crescita dei consumi in Sudafrica e nell’America del Sud, che rappresentano almeno per il momento mercati meno tradizionali. In tutto il mondo nel 2021 sono state circa 1 milione e 300mila le bottiglie vendute, quasi tutte per mezzo della GDO, la grande distribuzione organizzata.
Le aste online di Whisky Trades
Chi è interessato a vendere online una o più bottiglie di whisky ha la possibilità di visitare il sito di Whisky Trades, che si occupa di aste dedicate a questi prodotti. Lo staff è disponibile a ricevere iscrizioni per le aste, e in più garantisce valutazioni gratuite su whisky e rum, oltre che su collezioni di bottiglie. Grazie a Whisky Trades si può essere certi del fatto che le bottiglie proposte all’asta otterranno il prezzo più vantaggioso, grazie a tanti potenziali acquirenti in competizione.
Il ruolo del commercio elettronico
Va detto però che la quota del commercio elettronico, dal 2019 a oggi, è cresciuta in maniera graduale. Si tratta di una tendenza che si può spiegare fra l’altro con una costante ripresa del mercato globale, per effetto della quale il reddito disponibile del ceto medio è destinato a crescere. I numeri hanno dunque persuaso vari imprenditori a prendere la decisione di vendere il whisky nel nostro Paese, sia all’ingrosso che al dettaglio, oppure a esportarlo.
Il turismo
L’Europa lo scorso anno è stata, per i venditori di whisky, il mercato in grado di garantire i risultati più importanti in termini di guadagni. Stiamo parlando di un settore che potrebbe assicurare dei vantaggi al tessuto industriale del nostro Paese, dal momento che si tratta di una filiera che è il punto di incontro di vari ambiti: i beni culturali, la ristorazione, l’agroalimentare e – non ultimo – il turismo. Anzi, a ben vedere è esattamente il turismo che costituisce una delle realtà più importanti del settore. L’industria del distillato nel Regno Unito, in Francia e in Scozia è fra i settori che garantiscono gli introiti più consistenti per le economie locali. La Scotch Whisky Association ogni anno svolge un sondaggio che permette di avere un quadro chiaro e completo a proposito della correlazione tra whisky e offerta turistica. L’analisi proposta dall’associazione, che rappresenta l’industria scozzese del whisky, evidenzia che le visite di turisti fra il 2010 e il 2019 sono cresciuta del 66%; dal 2010 sono aumentate le visite alle distillerie, il che da un lato a creato occupazione e dall’altro lato ha favorito un maggiore indotto per molte filiere produttive locali.
Un’opportunità per l’Italia
Se nei Paesi britannici il trend è favorevole, la ragione va individuata anche nella passione nei confronti dei superalcolici, che per molti aspetti è un fattore quasi culturale. Tuttavia si tratta di un’occasione che può essere importante per tutta l’Europa, e quindi anche per il nostro Paese. A partire dal 2021 sono cresciuti i curiosi e gli appassionati nel settore, il che ha favorito un consistente aumento delle entrate. Amato dall’ex primo ministro inglese Winston Churchill e dallo scrittore statunitense William Faulkner, oggi il whisky è un volano per il turismo, e viene apprezzato anche da una platea più giovane rispetto a quel che accadeva fino a pochi anni fa.