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Gio. Nov 21st, 2024

La collaborazione tra Gruppo Hera e Autogrill appare ancora più significativa se si considerano i numeri coinvolti: solo nel 2022, Autogrill, nella propria rete di strutture dislocate sulla rete autostradale e in città, stazioni e aeroporti dell’intero territorio nazionale, ha servito milioni di clienti nei circa 390 punti vendita lungo tutta la penisola.

Il Gruppo Hera metterà a disposizione di questa grande organizzazione la propria esperienza e impegno sul fronte dell’economia circolare e del recupero delle risorse che lo contraddistinguono fin dalla nascita. La multiutility è, infatti, il primo operatore nazionale del settore ambiente e la tutela delle risorse ambientali è uno tra gli obiettivi prioritari della sua strategia industriale: ne sono dimostrazione il centinaio di impianti all’avanguardia per il trattamento, il recupero e la valorizzazione di tutti i tipi di rifiuti. Per il suo impegno, il Gruppo Hera è stata la prima utility in Italia ad entrare a far parte del prestigioso network internazionale Fondazione Ellen MacArthur, che raccoglie le realtà più attive su scala globale nella transizione verso l’economia circolare.

Il Gruppo Autogrill promuove da sempre un modello di business in grado di coniugare crescita economica, sviluppo sociale e tutela ambientale. Grazie alla sua roadmap di sostenibilità Make It Happen, fondata sui tre pilastri strategici We nurture People, We offer sustainable Food Experiences e We care for the Planet, il Gruppo coinvolge livelli e funzioni di business in tutti i paesi in cui opera per diffondere la sostenibilità all’interno della cultura e delle pratiche aziendali. In particolare, si impegna costantemente nello sviluppo di attività, progetti e iniziative, anche in partnership con altre realtà, volte a ridurre l’impatto sul Pianeta del business lungo l’intero processo produttivo.

Il progetto degli oli esausti del Gruppo Hera

Il progetto HOVE (Hera Oli Vegetali Esausti) è volto al recupero degli oli di scarto di cucina, frutto sia delle raccolte urbane nei territori dove il Gruppo Hera svolge il servizio di igiene urbana, sia delle partnership con grandi gruppi della ristorazione o altre realtà come gli Aeroporti di Bologna e Roma. Dalla raccolta al trattamento, fino alla bioraffinazione, quella di Hera è una filiera che è tracciata e certificata come sostenibile da un ente terzo e che include la rendicontazione puntuale ai partner di alcuni indicatori-chiave ambientali.

Oltre alla protezione ambientale (gli oli vegetali esausti se non gestiti correttamente possono essere molto pericolosi per l’ambiente), l’attività costituisce, pertanto, un tassello rilevante della transizione energetica a cui tutto il Pianeta è chiamato a partecipare. Il biocarburante, infatti, abbatte sensibilmente le emissioni di anidride carbonica rispetto ai processi di produzione del gasolio tradizionale, senza necessità di modifiche al motore o agli impianti di distribuzione e dunque può accompagnare la progressiva elettrificazione del trasporto leggero, oltre a essere un’immediata soluzione per i segmenti non facilmente elettrificabili come, ad esempio, il trasporto pesante, marittimo e aereo. Nel segno della piena circolarità, una parte del biocarburante prodotto nella bioraffineria Eni a Porto Marghera (Ve) ritorna al Gruppo Hera, che vi alimenta una parte della flotta dei mezzi destinati alla raccolta dei rifiuti urbani.

Complessivamente, solo nel 2022 il biocarburante così prodotto ha consentito di evitare l’emissione di circa 4.900 ton di CO2: dal punto di vista ambientale, l’equivalente dell’anidride carbonica assorbita in un anno da oltre 58.000 alberi.

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