Si chiama Uncommon la start up con sede Cambridge che si avvale di una tecnologia già brevettata potenzialmente rivoluzionaria, che potrebbe permettere alla sua carne sintetica o coltivata di essere venduta allo stesso prezzo di quella convenzionale.
Una prospettiva importante, spiega Dissapore, che aiuterebbe a scavalcare uno dei blocchi più severi all’entrata sul mercato dei prodotti in questione, e che non a caso ha attirato l’attenzione di diversi e importanti investitori: l’ultima cordata ha portato in cassa un tesoretto di 30 milioni di sterline, tra cui spicca soprattutto Balderton Capital, Lowercarbon Capital e il creatore di ChatGPT, Sam Altman, giunto già al suo secondo round di finanziamenti.
Quello della carne coltivata è un settore che si sta muovendo con l’entusiasmo frenetico tipico delle innovazioni di frontiera – almeno nel resto del mondo: dalle nostre parti, come senz’altro saprete, il settore è stato ucciso sul nascere da una fiera ma torbida opposizione -, ma che deve fare i conti con un futuro ancora ampiamente incerto per il semplice fatto che, attualmente, azzardare proiezioni sull’effettivo impatto sull’emergenza climatica – tanto per fare un esempio – significa scontrarsi con dati e fattori che ancora non abbiamo. In altre parole – l’entusiasmo pare giustificato, ma è ancora presto per passare alla dimensione della pratica.