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Sab. Dic 21st, 2024

Ci sono prodotti che hanno il potere di essere intramontabili rimanendo sempre giovani e frizzanti. È il caso di Gingerino, l’originario aperitivo del Triveneto, spontaneo e non impegnativo, nato sotto lo storico marchio Recoaro, e successivamente entrato nella famiglia Nestlé-Sanpellegrino nel 1993.

Oggi l’iconico analcolico celebra ben oltre mezzo secolo di storia e rimane un must dell’aperitivo all’italiana, alimentato dal legame indissolubile col suo territorio d’origine che da Recoaro Terme, in provincia di Vicenza, ha conquistato tutto il Triveneto. E che, per gli italiani, rimane il tradizionale aperitivo da bere liscio o con il vino.

Siamo intorno alla seconda metà degli anni ’50 quando due operai della fabbrica di Recoaro, addetti all’imbottigliamento, miscelano con acqua minerale due sciroppi, con l’intento di creare una bibita dissetante da bere durante l’estate. La ricetta vera e propria della bevanda, rivista per la produzione, fu poi brevettata nel 1958 con il nome di Gingerino anch’esso inventato dai dipendenti.

Così, da quell’anno, Gingerino entra nelle case degli italiani con la sua sagomata bottiglietta in vetro e il suo colore arancio vivace e diventa protagonista di una produzione artistica studiata nei minimi dettagli. Le campagne pubblicitarie del brand vedono poi il proprio l’exploit con il Carosello e il personaggio di Capitan Trinchetto, che lo porta alla ribalta.

L’azienda, dunque, si spese moltissimo per creare un immaginario del brand ben definito, che non si esaurisse con manifesti pubblicitari e che imperversasse anche in radio e tv. Tra le campagne di Gingerino di più grande risonanza rientrano sicuramente lo slogan “il moderno aperitivo senza alcol” e la celebre pubblicità “stimola ma non stordisce” del 1963.


Tra i principali personaggi, si ricordano, appunto, le avventurose storie di Capitan Trinchetto – realizzato dai fratelli Roberto e Gino Gavioli e prodotto da Gamma Film in onda dal 1965 al 1970 – i simpatici Pildo, Poldo e Baffoblu – creati da Bozzetto film e andati in onda tra il 1963 e il 1964 con venti episodi sull’Acqua Lora e Gingerino – o gli sketch di Dario Fo, Gino Bramieri e Franca Rame. In questi brevi film, infatti, l’idea vincente di Carosello è stata proprio quella di far passare la pubblicità come divertimento, utilizzando in particolare i generi in cui l’Italia era maestra, con artisti di grande fama come testimonial.

Il Capitan Trinchetto di Gingerino fu uno dei cartoni animati più riusciti di Carosello e uno dei più amati dai bambini, doppiato da Carlo Romano. Il simpatico marinaio narra ogni sua avventura per i mari ma, preso dall’enfasi, esagera sempre a tal punto da costringere la voce fuori campo a intervenire: “Cala, cala, cala, Trinchetto”. La grande diffusione condizionò addirittura alcuni modi di dire entrati a pieno titolo negli usi della lingua italiana, tra cui “Cala Trinchetto” per indicare esagerazione e “Gingerino” il cui nome è entrato in diversi dialetti per denotare genericamente l’aperitivo.

Gingerino ha infatti mantenuto il suo forte legame relazionale e affettivo con il Triveneto. Qui, infatti, che si beva “liscio” o miscelato con vino bianco o prosecco nella sua versione “Spritz”, Gingerino è un’icona di stile nonché l’analcolico che accompagna i momenti più autentici.

Per rafforzare ancor più il legame con il suo territorio d’elezione, Gingerino quest’anno si è unito un’altra grande eccellenza del Triveneto: Costaross, linea di prosecco di Serena Wines nata a due passi dal Conegliano e rappresentata dal simpatico Cervo Ross. Dall’incontro di queste due realtà è nato l’Orange Dandy Spritz, un cocktail che parla di tradizione e dall’identità ben definita, in cui vengono enfatizzate le note uniche del bitter.

Ma non solo questo, grazie ad una campagna radio nelle città di Padova, Vicenza e Venezia – che ha raccontato il legame indissolubile tra il brand e il suo territorio – Gingerino ha riacceso l’atmosfera del Triveneto con la sua ilarità e la sua briosità.

65 anni e non sentirli… Gingerino ha dimostrato fino ad oggi di mantenersi giovane e contemporaneo seguendo stili e tendenze del suo target, conservando intatte quelle peculiarità che lo hanno reso famoso: semplicità, freschezza e tradizione, spirito autentico e un gusto unico.

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