A Bologna, nel cuore della packaging Valley, oltre 300 persone hanno partecipato alla terza tappa del viaggio delle testate del Gruppo Monrif – QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno – tra i distretti strategici del made in Italy. L’appuntamento con ‘Le sfide dei territori e dei distretti italiani: QN incontra i protagonisti delle filiere‘ – sbarcato al MAST.Auditorium per un incontro sulle “nuove frontiere del packaging“.
Due panel, moderati dal vicedirettore del Carlino, Valerio Baroncini, per conoscere storie, volti e prospettive delle principali aziende del settore. Grandi aziende innovative, ma allo stesso tempo anche grandi imprese familiari che fanno del welfare e del sostegno ai lavoratori la loro forza.
La direttrice di QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno e Luce!, Agnese Pini ha dichiarato: «È questa la cifra dell’Emilia-Romagna. Grandi famiglie imprenditoriali e industriali, capaci di rinnovarsi, di cambiare assetti aziendali, ma mantenendo delle fortissime radici nella tradizione».
Ed è proprio il contesto ad aiutare queste imprese del packaging che qui continuano a crescere, nonostante le difficoltà attraversate, terremoto, pandemia e guerra russo-ucraina. Ne è consapevole il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che, intervistato dalla direttrice Pini, ha raccontato l’importanza del territorio: «Abbiamo incubatori d’imprese, start up e aziende innovative. Qui, a Bologna, non abbiamo nulla da invidiare alla Silicon Valley. Ma per fare innovazione serve una prospettiva europea».
Alessandro Parimbelli, ceo di Coesia, intervistato da Baroncini, Alberto Vacchi, presidente e ad del Gruppo Ima, e Maurizio Marchesini, presidente dell’omonimo gruppo hanno portato l’esperienza delle più importanti aziende del comparto.
«Siamo rivolti verso gli investimenti esteri, ma la forza è il legame con il territorio, dove come Coesia e Marchesini abbiamo mantenuto il nostro quartier generale. Questo ci permette di rimanere a casa, non perdendo in competitività. Non solo. Siamo votati alla tecnologia – ha dichiarato il patron di Ima – e nonostante l’emergenza degli ultimi anni, siamo riusciti a crescere».
Maurizio Marchesini ha ricordato «gli inizi del padre alle Aldini Valeriani», definita «nave di partenza dell’industria meccanica di Bologna. Qui abbiamo tutto. Scuole, filiera, servizi tecnici. Tutto quello che serve. E questo ci permette di reagire anche di fronte alle emergenze», a partire dal terremoto d’Emilia, fino alla recente alluvione. Il segreto? «La coesione sociale».
Parimbelli, ceo di Coesia, nel raccontare la vitalità del distretto ha ricordato le difficoltà del periodo pandemico, «quando sembrava che il mondo finisse. Ma poi ci siamo ripresi e guardiamo con ottimismo al futuro, registrando una crescita del 7,4% sul 2021 che ha portato il gruppo a superare i 2 miliardi. Certo, le prospettive del settore, con l’aumento dei tassi d’interesse, ha visto segnali di rallentamento, ma sostenibilità e digitalizzazione continuano a essere i temi che sosterranno la crescita futura».
E proprio sulla sostenibilità – tema caro agli italiani, come ha rilevato ieri il ceo di Ipsos Nicola Neri, segnalando anche la richiesta di imballaggi meno voluminosi – si gioca la sfida più importante. «Nel 2025 avremo un packaging tutto riciclabile e puntiamo al 2030, ma dovremmo arrivarci prima, come traguardo per la neutralità carbonica».
Nel secondo panel, il focus è andato alle “soluzioni innovative di sostegno del settore“. Bper Banca, main sponsor dell’evento, con Davide Vellani, responsabile Direzione Imprese e Global Transaction, ha sottolineato la «grande dinamicità del packaging all’interno del made in Italy e, da qui, è fondamentale per Bper banca affiancarlo».
A sottolineare l’importanza dell’innovazione e del digitale, è stato Domenico Bambi, presidente Competence Center di BI-REX, specializzato in Big Data nell’ambito del piano Industria 4.0: «Il futuro inizia ogni mattina, non sai quale novità ti aspetta. Ma non bisogna mai avere paura».