“È iniziato nelle Commissioni Agricoltura e Affari Sociali della Camera l’esame della legge già approvata al Senato che impedirebbe la produzione e la vendita della carne coltivata. Un divieto, quello immaginato dal governo, che è del tutto anacronistico. Parliamo di un prodotto sul quale l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare non si è ancora espressa. La carne coltivata è ormai una realtà ed è inutile parlare di divieti”. Lo scrivono in una nota congiunta i Deputati del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Agricoltura e Affari Sociali.
“Dobbiamo al contrario ragionare sulla creazione di uno spazio nuovo, parallelo, nel mercato dell’alimentazione: – aggiungono i deputati M5S-uno spazio che potrebbe essere occupato dalle imprese italiane e che potrebbe colmare vuoti per specifiche categorie di persone e per alcune parti del mondo. Ma il governo dei cosiddetti patrioti preferisce inferire un duro colpo al made in Italy e allo sviluppo economico del Paese”.
“Ammettere produzione e vendita della carne coltivata – continuano i Parlamentari M5S –significherebbe al contrario lasciare ai cittadini la libertà di scegliere. Quella libertà che questo Governo vorrebbe negare, con i suoi sempre più numerosi divieti. Il settore agricolo italiano rappresenta un’autentica eccellenza e un valore, anche economico, per il nostro Paese. Noi non ci sogneremmo mai di mettere un freno allo sviluppo di questo comparto e della ricerca ad esso collegata. Così come preferiremmo sposare la linea della sostenibilità del settore agroalimentare. In questo senso, la carne coltivata risulterebbe sicuramente frutto di un processo più sostenibile e meno inquinante, quanto meno rispetto agli allevamenti super intensivi che impattano in maniera devastante sia sull’ambiente che sulla salute umana”.