Un nuovo assetto organizzativo, con la governance affidata a due figure apicali, presidente e direttore generale, senza più l’ad, e un nuovo piano strategico dal 2024 per affrontare le sfide del mercato.
E’ il nuovo corso di Conad che indica il neo presidente Mauro Lusetti, parlando con l’Adnkronos. “La prima cosa su cui il nuovo cda si è impegnato è stata una revisione organizzativa orientata a semplificare l’assetto di governance, e quindi abbiamo concentrato le attività di rappresentanza e operative su due persone anziché tre, il sottoscritto e il direttore generale operativo che è Francesco Avanzini”, spiega.
Un assetto, quello di un’insegna storica della gdo che si caratterizza come consorzio nazionale dettaglianti, che “ci aiuta a recuperare l’unità di intenti e che ci accompagnerà nei prossimi mesi”, sostiene Lusetti che, pur avendo un mandato triennale è consapevole che qualcosa potrebbe cambiare nella prossima assemblea di bilancio. Un appuntamento “dove ci saranno una serie di passaggi molto complessi e delicati”. “Non mi faccio programmi a lunghissimo periodo. Gli obiettivi di breve e medio periodo sono quelli che poi determinano i passaggi successivi”, dice.
Le linee di indirizzo di Conad si basano su un piano strategico che “è stato confermato, quindi saremo nelle condizioni di recuperare alcuni ritardi che sul piano organizzativo abbiamo avuto. Non cambiamo nulla rispetto agli obiettivi di fondo -aggiunge – ma stiamo parallelamente cominciando a ragionare sul nuovo piano strategico che ci accompagnerà a partire dal 2024”.
“I temi del nuovo piano per lo sviluppo dell’attività saranno centrati sulla sostenibilità di natura economica, ambientale e sociale. – spiega il numero uno di Conad – L’esperienza decennale in Legacoop mi aiuta sicuramente sul tema della qualità nel rappresentare Conad al mondo esterno e nella sensibilità al tema della sostenibilità, un contributo originale che posso portare in questo ruolo”.
“Parto dalla convinzione che la storia delle cooperative, ognuna singolarmente presa, è sempre stata ed è una storia collettiva, declinata al plurale e quindi questo approccio mi porterà a valorizzare al massimo la partecipazione dei soci alla vita del consorzio e a valorizzare al massimo i contributi originali che ognuno di noi, che sia un dirigente o un quadro, può fornire allo sviluppo dell’attività di Conad”, conclude Lusetti.