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Sab. Nov 2nd, 2024
Gian Luca BagnaraGian Luca Bagnara

Gian Luca Bagnara, presidente di AIFE/Filiera Italiana Foraggi, farà parte del Global EbA Fund, un neocostituito Gruppo di esperti selezionato da 73 candidature internazionali, che si dedicherà alla valutazione e al finanziamento di progetti innovativi provenienti da ogni parte del mondo, finalizzati alla creazione e all’implementazione di ambienti in grado di tutelare la biodiversità e contrastare gli impatti causati dai cambiamenti climatici. In particolare, saranno sostenuti progetti di miglioramento degli ecosistemi: paesaggi agricoli, aree costiere e marine, terre aride, foreste, praterie, regioni montane.

Il Global EbA Fund è stato sviluppato dall’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) che ha sede in Svizzera e dall’Agenzia per il programma ambientale delle Nazioni Unite (UNEP); è inoltre finanziato dall’International climat initiative (Iki) del Ministero federale tedesco per l’Ambiente che ha stanziato in questa prima fase 10 milioni di euro.

Contestualmente, Gian Luca Bagnara, sempre nella sua veste di presidente di AIFE/Filiera Italiana Foraggi, è entrato a far parte del Knowledge4Policy (K4P), la piattaforma della Commissione europea che elabora gli indirizzi politici europei basati su informazioni scientifiche concrete per arrivare a colmare il divario tuttora esistente tra scienza e politica, favorendo in questo modo la fruizione di informazioni utili e necessarie che verranno messe a disposizione di tutti i Paesi membri. In sintesi, la mission del Gruppo di lavoro sarà quella di sostenere la politica con evidenze scientifiche.

“Sono molto onorato di essere entrato a far parte di questi due importanti Gruppi di lavoro internazionali – dichiara Gian Luca Bagnara – Come AIFE/Filiera Italiana Foraggi potrò portare l’esperienza fin qui maturata con i nostri progetti legati alla cattura del carbonio attraverso la coltivazione di foraggi e di erba medica in particolare e alla certificazione ambientale come il made green in Italy, la regola di prodotto proposta dall’Associazione pubblicata di recente in forma definitiva dal Ministero dell’Ambiente e della Transizione ecologica, a cui seguirà la certificazione di filiera. Un lungo e intenso lavoro che punta a valorizzare il foraggio essiccato in termini di salubrità e qualità nel rispetto dei più elevati standard ambientali”.

Sono una trentina gli impianti di trasformazione associati ad AIFE/Filiera Italiana Foraggi distribuiti in diverse regioni italiane per una copertura complessiva di circa il 90% della filiera dei foraggi essiccati e disidratati a livello nazionale, con una produzione che sfiora 1 milione di tonnellate/anno, il 60% del quale segue la via dell’export. Con l’indotto genera un fatturato di circa 450 milioni di euro/anno e complessivamente dà lavoro a circa 13.500 addetti.

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