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Lun. Nov 4th, 2024

“I poveri mangiano meglio? Prima di spararla grossa, consultare l’Istat”. Così su X, già Twitter, l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’Università del Salento che posta una tabella sul consumo almeno una volta al girono di verdure, ortaggi o frutta elaborata dall’Istat nel 2022. Dove emerge che i disoccupati e gli operati mangiano una quantità inferiore di questi alimenti rispetto agli occupati e ai dirigenti.

Lopalco e Bassetti
Lopalco e Bassetti

ALCUNI MEME CHE GIRANO SUI SOCIAL

Bassetti: parole di Lollobrigida corrette, travisato il messaggio

“Il ministro Lollobrigida ha detto una cosa corretta e condivisibile. C’è stata una critica esagerata e non è una bella cosa. Immagino lui volesse fare un paragone tra noi e gli Usa, io sono stato lì ed è vero che classi socio economiche più svantaggiate hanno accesso ad alimenti ad altissimo contenuto calorico perché sono in genere quelli che costano meno, sto parlando delle bibite gassate, zuccherate, gli hamburger, le patatine, le merendine, in genere negli Stati Uniti se tu hai 10 dollari è più facile che ti compri 3 kg di pollo e patatine fritti che non una buona insalata”. Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. “C’è da parte di alcuni un senso critico esagerato nei confronti del ministro Lollobrigida e di altri componenti del Governo – aggiunge Bassetti – Se le stesse cose l’avesse dette un ministro del precedente esecutivo sarebbero state prese come oro colato”.

“Io credo che il messaggio del ministro volesse essere proprio questo: in Italia anche chi appartiene alle classi socio economiche meno abbienti può comunque avere accesso ad alimenti di buona qualità che magari arrivano dall’orto. Cosa che non avviene in altri paesi”, conclude Bassetti.

Minelli: I poveri non possono scegliere

“Se dovessimo prendere alla lettera le parole del ministro Lollobrigida credo che ci troveremmo di fronte ad una aberrazione concettuale. A mio avviso, infatti, chi non può permettersi il meglio, non può vivere meglio, e tanto meno mangiare bene. Se poi il riferimento del ministro è da intendersi al mangiare poco o al mangiar sano, occorre rilevare che i cosiddetti poveri spesso non dispongono della possibilità di scegliere, e che l’idea del contadino che coltiva e consuma i prodotti dell’orto di casa è legata ad una visione certamente romantica, ma poco aderente alla realtà. Il povero, se di povero si tratta, non mangia bene, ma mangia a stento, quindi povertà e sana alimentazione a mio avviso sono una contraddizione in termini”. Così all’Adnkronos Salute Mauro Minelli, immunologo e docente di ‘Fondamenti di dietetica e nutrizione’ all’Università Lum.

“Aggiungo poi che non è scritto su nessuna Bibbia che il disporre di sostanze finanziarie debba corrispondere a una vita sregolata o dissoluta, fatta di eccessi alimentari e sfrontata opulenza – prosegue Minelli – Ecco perché, alla luce di queste brevi riflessioni, non mi sento di condividere il pensiero del ministro Lollobrigida, pur considerando il fatto che, magari, si sia espresso più un proprio pensiero personale che non la posizione del Governo. Ma quest’ultimo è solo un auspicio”.

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