Nasce l’ecommerce www.ilcibodellealpi.it con l’intento di rendere disponibili facilmente le produzioni giornaliere delle piccole aziende a conduzione familiare dei borghi delle Alpi italiane a rischio di spopolamento.
A cominciare da quelli della Valtellina e della Valle Camonica, designata dall’UNESCO Riserva della Biosfera (UNESCO 2018) e terra di origine gli ideatori dell’iniziativa: Fabrizio Zanotti, documentarista ed esperto di comunicazione, impegnato da anni nella valorizzazione del cibo, dell’ agroecologia, e delle comunità alpine; Valentino Bonomi, laurea in agraria alla Università della Montagna di Edolo e titolare con la moglie della azienda agricola e di agriturismo San Faustino a Ceto (Bs), dove i Bonomi vivono da secoli e oggi abitata appena da 777 persone; Claudio Furloni, ex dipendente in pensione del Comune di Milano, esperto di cibo e storia delle comunità alpine.
L’offerta ecommerce comprende diverse tipologie di formaggi a latte crudo vaccino e di capra, pasta fresca come i Casoncelli Camuni e i Calsù di Vione, prodotti da forno come il pane prodotto con farine locali e lievito madre, vini estremi, pasta a lenta essicazione con farine e acqua di montagna, dolci tipici come la spongada o la bisciola cotte nel forno a legna, il salame camuno o la slinzega e bresaola della Valtellina. Non mancheranno gli ortaggi biologici e biodinamici. Tutto da piccole realtà di montagna dove la produzione del cibo è un’arte tramandata da generazioni.
A Milano aprirà a ottobre 2023 il primo punto fisico di ritiro dei prodotti in via Ascanio Sforza 57, secondo una logica di slow delivery. Il locale appartiene agli imprenditori milanesi Giampiero Carota e Davide Casneda che hanno sposato l’idea. Tuttavia, in alcune zone della città sarà possibile anche ricevere gli acquisti al proprio indirizzo pagando un sovrapprezzo per sostenere attività di piantumazione a compensazione della CO2 emessa in atmosfera. I punti di ritiro vogliono essere anche luoghi d’incontro, front office per le prenotazioni dei freschi e spazio per esposizioni ed eventi.
Con www.ilcibodellealpi.it, che mira a riunire tutti i piccoli produttori delle nostre montagne, dal Piemonte al Friuli, si favorisce un modello di sviluppo sostenibile. Le parole chiave sono agroecologia e biodiversità, artigianalità, ma anche turismo sostenibile, alternativo ai grandi flussi legati allo sci; salvaguardia della tradizione senza ridurla a folklore, ma anzi traghettandone i valori negli scenari economici e di vita più attuali. Non ultimo, si crea lavoro per i giovani: solo in Valle Camonica si stimano alcune centinaia di potenziali opportunità.
Il patrimonio alimentare alpino racchiude la costante e millenaria ricerca di equilibrio tra uomo e natura e per questo il cibo delle Alpi è un laboratorio di buone pratiche agricole, ma anche di filosofia di vita: “Da noi – ricorda Fabrizio Zanotti – c’è una cultura dei limiti perché l’asprezza della terra ci insegna che non le si può chiedere più di quello che ci può dare e che la terra e gli animali vanno tutelati, non sfruttati, perché si sopravvive o si muore insieme”.
La montagna, a differenza degli oceani e delle foreste, non è interessata direttamente dai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, eppure è un genere territoriale rilevante per l’Italia e proprio le comunità di montagna possono offrire risposte concrete ai grandi temi ambientali e alimentari del nostro tempo.