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Sab. Dic 21st, 2024

Quello del caffè è un rito quotidiano che oggi conquista nuove fasce di consumatori, esplora abitudini d’uso alternative e conquista anche il mondo dei social media. Da secoli questa bevanda ha accompagnato la vita di tutti i giorni, fino a diventare una tendenza mondiale. La si beve per sentirsi più energici, più propensi alla socializzazione, ma anche più rilassati e propositivi. È quello che emerge da una ricerca internazionale lanciata da Versuni, rebranding di Philips Domestic Appliances, in occasione della Giornata mondiale del caffè, che ha luogo il prossimo 1 ottobre.

Condotta su un campione di 16.315 consumatori da 10 paesi, di cui 2.061 solo in Italia, fotografa trend, preferenze, scelte e sperimentazioni delle diverse generazioni che si confrontano con una delle bevande più diffuse per iniziare la giornata: quello del caffè è un momento che spesso precede quello dell’informazione e dell’interazione con gli altri. L’indagine compone un variegato panorama di culture, usi e consumi analizzati nelle fasce d’età 16-24, 25-34, 35-44 , 45-54 e +55. Tra i dati più interessanti quello che quasi un quarto degli intervistati a livello mondo rinuncerebbe al consumo di alcolici piuttosto che al caffè della mattina, e la percentuale si alza di due punti percentuali nella fascia d’età compresa tra 25 e 34 anni.

La cultura del caffè è ovunque: interessa la grande distribuzione, i bar, i corner dedicati sempre più hype e, di conseguenza, i social media, nuovo luogo di incontro e scambio delle new gen. Tra le ultime tendenze, infatti, sta spopolando su TikTok l’hashtag #coffeetok, intorno al quale si è attivata una vasta community e da questo social media un quarto dei consumatori prende ispirazione per il consumo di caffè. Lo studio di Versuni sottolinea proprio il ruolo ormai centrale dei social in cui l’età gioca, ovviamente, un ruolo cardine: tre su 10, tra i 16 e i 24 anni, traggono spunto da ciò che vedono su TikTok, mentre una pari percentuale sopra i 45 anni preferisce lasciarsi ispirare dal ristorante o dal locale preferito.

Quel che è certo è che questo settore coinvolge tutte le categorie sociali ed è genderless, ma soprattutto è legato a un rituale imprescindibile della mattina. Il 66% di tutti i consumatori di età superiore ai 45 anni beve caffè nella prima parte della giornata rispetto al 35% dei 16-24enni e se il 60% dei consumatori afferma che guardare il telefono è il principale svago pre-pomeridiano, più della metà (53%) prende anche una tazza di caffè.

All’interno di queste macro-tendenze, per gli intervistati italiani in tutte le fasce d’età prese in considerazione il rito del caffè mattutino (61%) supera anche l’uso dello smartphone (57,8%), la colazione (58,6%), la doccia, lo skincare e la lettura delle notizie (tre azioni che si aggirano intorno al 30%). Ovviamente in questa casistica l’età fa la differenza. Se, infatti, per i giovani compresi tra 16 e 24 anni al 61% c’è il telefono e al 47% il caffè, le percentuali tendono a ribaltarsi via via che si sale con la fascia di appartenenza (59%-64% nei 25-34enni, 57,4%-65,7% nei 35-44enni, 53,7%-66,23% nei 45-54enni e 57%-66,5% nei +55).

Gli italiani per il 47,89% scelgono il classico espresso, seguito dal cappuccino (17,66%). Ma alla tradizione si stanno affiancando sempre di più nuovi scenari di consumo, come per esempio la scelta del latte. La ricerca ha evidenziato, infatti, le cinque alternative a quello vaccino più amate. In Italia, dove viene ancora ampiamente preferito il caffè nero (37,4% del totale, con una prevalenza maschile del 41,2% rispetto al 33,7% femminile) il 22% predilige la versione senza lattosio, mentre nel 18,3% dei casi viene scelto quello di mandorla o di soia, a cui seguono il latte d’orzo e di cocco. Anche dentro questa nuova tendenza, la popolazione delinea alcune micro-abitudini. Il 31% fa il suo primo sorso tra le 7 e le 7:59, il 34,4% ama prenderlo sempre nella stessa tazza (sono più abitudinarie le donne con il 39% rispetto agli uomini, 29,5%) e tra le varianti più amate ci sono il caffè freddo (38,3%), la versione preparata con il montalatte (36,2%) e quelle con l’aggiunta di polvere di cacao (22%). Ma la creatività spazia anche dal consumo di caffè con lo sciroppo di caramello o d’acero, miele, scorze di limone o arancia e perfino burro.

Tra gli usi e i comportamenti a livello worldwide ci sono anche quelli che riguardano i coffee-device. Uno su quattro dei consumatori mette evidenza la macchina per il caffè al centro della cucina, uno su 10 la mostra agli ospiti così come si fa con un oggetto di design, e altrettanti la portano con sé in vacanza, per non dover cambiare le abitudini di consumo neanche in ferie.

Per venire incontro a questi molteplici scenari e tendenze, la macchina per caffè Philips Serie 5400 LatteGo è stata concepita con un design minimal e raffinato, perfetto per adattarsi anche agli ambienti più ricercati delle case moderne. Con estrema semplicità permette di preparare a casa fino a 12 bevande sempre perfette con la professionalità del bar. L’elettrodomestico gestisce in autonomia l’intero processo, dal chicco all’erogazione. Fiori all’occhiello il sistema di schiumatura del latte e l’Aroma Extract, pensato per raggiungere un ottimale equilibrio tra temperature di erogazione ed estrazione dell’aroma. Infine, una funzione intelligente consente di personalizzare i propri gusti in famiglia, memorizzando quattro diversi profili utente. Per un rito tutto da condividere.

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