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Dom. Dic 22nd, 2024
Alessandro BorgheseAlessandro Borghese

Alessandro Borghese ha partecipato ieri al talk “Il valore della ristorazione locale” nell’ambito delle celebrazioni di “Sky 20 anni”.

“Durante tutti questi anni di Alessandro Borghese 4 Ristoranti abbiamo visto un mondo della ristorazione che è cambiato, un’Italia che è cresciuta dal punto di vista gastronomico. Questo è un programma che ha cambiato il modo di andare ai ristoranti, ora ci si va anche giocando, ma allo stesso tempo è un programma che ci dà un modo diverso per raccontare la tv, perché Alessandro Borghese 4 Ristoranti è diventato anche un benchmark”.

“Viaggiando per questo programma, la percezione – ha raccontato ancora chef Borghese – è che si sia alzata tantissimo la consapevolezza sulla ristorazione, sulle cose da fare e sugli errori da non fare. Noi cerchiamo di andare in luoghi particolari per far scoprire nuovi lati dell’Italia perché abbiamo scoperto che dopo aver visto Alessandro Borghese 4 Ristoranti la gente viaggia e segue le sue tappe”.

Sui consigli che darebbe ai giovani che voglio intraprendere una carriera nel mondo della ristorazione, Alessandro Borghese afferma: “Dico sempre ai miei ragazzi di crederci fino in fondo, di credere nei propri sogni perché sennò poi si finisce per credere nei sogni di qualcun altro. Con la varietà di materie prime che abbiamo a disposizione, con la ricchezza del nostro territorio, l’Italia è il luogo giusto per fare questo mestiere”.

“All’inizio Alessandro Borghese 4 Ristoranti era una novità – continua – con Sky abbiamo sperimentato, provato e riprovato, ci abbiamo creduto. Però poi, grazie a un lavoro di squadra e grazie alle persone che abbiamo conosciuto puntata dopo puntata, abbiamo visto che i racconti dei ristoratori e quelli dei piatti della tradizione italiana piacevano al pubblico”.

“Anche con Celebrity Chef – conclude Alessandro Borghese – ci divertiamo: gli ospiti vengono nei miei ristoranti a Milano e Venezia, si confrontano e pure se all’inizio la prendono alla leggera poi diventano tutti dei veri cuochi provetti e vogliono vincere, e anzi – scherza – se non vincono ci restano male. È la dimostrazione che la cucina unisce, che il cibo unisce: è un gesto quotidiano, è un atto d’amore, è un linguaggio che viene compreso da tutti, anche dai più piccoli”.

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