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DOP IGP: raggiunto un accordo europeo che premia gli sforzi del sistema Italia, il nuovo regolamento entrerà in vigore dal 2024

Martedì 24 ottobre, durante il trilogo fra il Commissario europeo, il Ministro spagnolo Luis Planas e l’On. Paolo De Castro, si è concretizzata l’intesa sul testo di riforma dedicato alle produzioni DOP IGP. È stato così raggiunto un accordo che porterà all’obbligo di indicare il nome del produttore su tutte le etichette, aumentando la trasparenza verso i consumatori e rafforzando la protezione dei marchi di qualità italiani.

Il nuovo regolamento, che entrerà in vigore nei primi mesi del 2024 dopo i passaggi formali in Parlamento e Consiglio, sarà fondamentale per l’evoluzione del sistema IG e permetterà di rafforzare il ruolo dei Consorzi e la protezione delle Indicazioni Geografiche. La notizia è stata accolta con soddisfazione condivisa da molti protagonisti del sistema DOP IGP:

“Lo avevamo promesso: dal 2024 i nostri agricoltori e produttori potranno contare su un nuovo testo unico europeo sulle produzioni di qualità, con misure ambiziose, nel solo interesse delle nostre filiere d’eccellenza. Il nuovo regolamento, che entrerà in vigore nei primi mesi del 2024, farà evolvere un sistema senza eguali nel mondo, capace di generare valore senza investire alcun fondo pubblico: rafforzando il ruolo dei Consorzi, la protezione di DOP e IGP e la trasparenza verso i consumatori, eliminando una volta per tutte quelle falle del sistema che consentono di sfruttare indebitamente la reputazione delle nostre IG, come nel caso dell’aceto balsamico sloveno e cipriota, o del Prosek made in Croazia. Il nuovo testo unico per la qualità europea sarà il solo atto legislativo di questa legislatura a supporto di un settore agricolo e agroalimentare più competitivo, sostenibile, integrato e in grado di creare valore aggiunto, a beneficio delle nostre aree rurali”. Paolo De Castro – Relatore della Riforma IG

“Fondazione Qualivita plaude al varo di questa riforma, che fa tesoro delle forti esperienze vissute in tema di valorizzazione, protezione e promozione delle Indicazioni Geografiche in Paesi quali il nostro, il cui sistema è certamente all’avanguardia, estendendole agli altri Stati europei. Tra tutti i nuovi aspetti introdotti a rafforzamento del sistema DOP IGP, ci sembra meritare una particolare menzione l’accento posto sul turismo enogastronomico, la cui promozione viene finalmente annoverata tra le funzioni assegnate ai Consorzi di tutela delle Indicazioni Geografiche, in considerazione delle forti interazioni esistenti tra corretta promozione dei prodotti agroalimentari di qualità e sviluppo dei territori d’origine”.

Cesare Mazzetti – Presidente Fondazione Qualivita

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“Un obiettivo raggiunto grazie a un lavoro di concerto tra il mondo produttivo e quello politico, che dimostra come l’Italia sia ancora una volta un modello di riferimento per quanto riguarda il settore delle DOP IGP. Come Origin Italia ci siamo impegnati durante il percorso per portare all’attenzione le esigenze del settore e i potenziali pericoli presenti in alcune disposizioni normative inizialmente previste: dobbiamo ringraziare il governo italiano, in particolare il ministro Lollobrigida, oltre al relatore stesso della riforma, Paolo De Castro, ai quali abbiamo fin da subito garantito l’appoggio della nostra associazione e di tutti i suoi Consorzi di tutela soci”.

Cesare Baldrighi – Presidente Origin Italia

“Salutiamo con grande favore il via libera al nuovo testo unico europeo sulle produzioni di qualità, che rafforza ulteriormente il ruolo dei Consorzi, la protezione di DOP e IGP e la trasparenza verso i consumatori, rappresentando un risultato importante per il sistema delle Indicazioni Geografiche. Ricordiamo che già nel 2008 la Corte di Giustizia dell’Unione Europea aveva stabilito che solo il formaggio Parmigiano Reggiano DOP potesse essere venduto con la denominazione Parmesan all’interno dell’UE. Tuttavia, si tratta di una normativa che non vale a livello globale e che apre la porta a usi non corretti del nome per formaggi prodotti in altri Paesi. Stimiamo che il giro d’affari del falso Parmesan fuori dall’UE sia di 2 miliardi di euro, circa 200.000 tonnellate di prodotto, ossia oltre 3 volte il volume del Parmigiano Reggiano esportato. Per questa ragione, auspichiamo che questo importantissimo accordo sia il primo passo in un percorso di rafforzamento degli strumenti per la promozione e la tutela delle IG in tutto il mondo”. Nicola Bertinelli – Presidente Consorzio di tutela Parmigiano Reggiano DOP

“Abbiamo seguito l’iter del testo unico con grande interesse e responsabilità, perché il Grana Padano è la DOP più consumata al mondo e pertanto il suo Consorzio è quello che maggiormente rappresenta a livello globale le produzioni di qualità e le filiere delle eccellenze che verranno disciplinate dal nuovo regolamento europeo. Abbiamo seguito l’iter con grande attenzione, ma senza alcuna apprensione, perché il relatore, l’On. Paolo De Castro, oltre ad essere in Europa, per tutto il settore, una risorsa insostituibile (e vorrei sottolinearlo!), conosce perfettamente il ruolo determinante che hanno sempre avuto i Consorzi nel rafforzamento della trasparenza verso i consumatori e nella protezione delle Indicazioni Geografiche”. Stefano Berni – Direttore Consorzio di tutela Grana Padano DOP

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“Si tratta di un passaggio di fondamentale importanza, in particolare per quanto riguarda i ruoli delle associazioni dei produttori, i Consorzi, che  assumono una rilevanza europea e per le norme trasversali di tutela delle Indicazioni Geografiche nei confronti delle normative tecniche nazionali degli Stati Membri e dell’uso dei nomi tradizionali”.

Federico Desimoni – Direttore Consorzio di tutela Aceto balsamico di Modena IGP

“L’accordo concluso ieri nel trilogo Commissione-Parlamento-Consiglio europei in merito alla Riforma IG costituisce un risultato atteso da tempo, che premia la sinergia attuata a livello comunitario dai Consorzi di tutela europei sulla spinta di Origin Italia. Tra gli aspetti positivi segnalo in particolare il consolidamento del ruolo dei Consorzi a livello europeo, fermo restando il principio di sussidiarietà per quegli Stati che, come l’Italia, dispongono già di una normativa specifica ed efficiente”.

Stefano Fanti –  Direttore Consorzio di tutela Prosciutto di Parma DOP

“Un plauso a questa nuova riforma che va a rafforzare il sistema delle IG soprattutto dal punto di vista della tutela. Importantissima la  protezione ex-officio del sistema dei domini internet, perché proprio sul web si riscontrano oggigiorno molteplici problematiche di tutela. Così come è importante l’impossibilità di registrare marchi evocativi delle Indicazioni Geografiche, cosa che in passato poteva avvenire come nel caso del Prosek, visto che anche la Burrata di Andria IGP ha molteplici problematiche in merito alle evocazioni e imitazioni”. 

Francesco Mennea – Direttore Consorzio di tutela Burrata di Andria IGP

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“La riforma europea del sistema DOP IGP va ora nella direzione giusta di un’ armonizzazione e di un ammodernamento complessivo di un comparto, che è sempre più voce importante dell’economia e del made in Italy agroalimentare. Il lavoro di squadra e l’impegno profuso dal relatore, l’eurodeputato Paolo De Castro, hanno portato buoni frutti. Di particolare interesse per i Consorzi sono due aspetti: la semplificazione burocratica per le modifiche ai disciplinari di produzione e poi aver sancito il legame tra turismo e prodotti a Indicazione Geografica, oltre ovviamente al rafforzamento degli strumenti di tutela”.

Pier Maria Saccani – Direttore Consorzio di tutela Mozzarella di Bufala Campana DOP

“Credo, come ha anche avuto modo di commentare il mio presidente, che  il compromesso raggiunto rappresenti quanto di meglio si potesse ottenere in questo momento, introducendo importanti novità sia per quello che concerne le Associazioni dei produttori, l’attività di tutela e la trasparenza nei confronti dei consumatori. Permane, per certi aspetti, la frustrazione di non aver potuto fare di più e meglio, avendo una parte del sistema produttivo – specie in altri paesi della UE – che, fino all’ultimo, ha lavorato per boicottare il progetto di revisione complessivo della normativa”. Luca Giavi – Direttore Consorzio di tutela Prosecco DOC

La nuova riforma contribuisce a premiare l’attività dei gruppi di produttori, rappresentati in Italia dai Consorzi di tutela, rafforzandone il ruolo in termini di valorizzazione e difesa di un interesse di natura collettiva e pubblica. In questa occasione, i Consorzi hanno saputo dimostrare che il gioco di squadra consente di raggiungere risultati importanti. I principali obiettivi possono considerarsi raggiunti. Un ringraziamento particolare va formulato ad Origin Italia nonché all’onorevole Paolo De Castro, senza il quale le nostre istanze non si sarebbero tradotte in una riforma moderna e compiuta”.

Flavio Innocenzi – Direttore Consorzio di tutela Asiago DOP 

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“L’Europa ha accolto le indicazioni dell’Italia e il nostro Governo si dichiara determinato a difendere l’economia agroalimentare italiana e la qualità dei nostri prodotti. Con l’entrata in vigore del nuovo testo unico europeo sulle DOP e  IGP, potrà essere finalmente garantita quella  protezione che chiedevamo da anni, che riguarderà anche il web. Questo è uno dei  passaggi fondamentali del nuovo regolamento,  in un momento in cui il commercio online è  in forte espansione. La riforma interessa in particolare il mondo dei formaggi DOP che da soli valgono oltre la metà del food certificato. Nel nuovo regolamento un plauso va all’attenzione verso la  sostenibilità sociale, ambientale, economica, di benessere e salute degli animali e al nuovo ruolo assegnato ai Consorzi di tutela”.

Enzo Cavallo – Direttore Consorzio di tutela Ragusano DOP

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