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Lun. Dic 23rd, 2024

Presentato nella cornice del Borgo Solomeo, luogo simbolo della qualità made in Italy, l’Atlante Qualivita 2024 – edizione Treccani, l’unica opera che riunisce in un solo volume i prodotti agroalimentari e vitivinicoli italiani DOP, IGP, STG e le bevande spiritose a Indicazione Geografica.

La presentazione dell’opera è stata arricchita dalla tavola rotonda “La cultura del made in Italy” con il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, l’imprenditore Brunello Cucinelli, l’Europarlamentare e Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Qualivita Paolo De Castro, il Direttore Generale di Treccani Massimo Bray, il Vicepresidente di Origin Italia Riccardo Deserti, l’Amministratore Delegato di IPZS Francesco Soro, preceduti dal Presidente di Fondazione Qualivita Cesare Mazzetti e dal Direttore Mauro Rosati.

Tema centrale dell’incontro quello legato agli aspetti culturali su cui puntare per consolidare il made in Italy in una chiave etica ed evolutiva. Tra gli interventi quello del Ministro Francesco Lollobrigida, che ha sottolineato come la difesa delle denominazioni dei prodotti italiani, che descrivono un sistema sicuro, rispettoso dell’ambiente e del lavoro che nasce da millenni di ricerca, sia un passaggio fondamentale per il futuro del settore. Dei valori del lavoro ha parlato il padrone di casa, Brunello Cucinelli. “Dobbiamo investire nella sostenibilità morale, le manifatture sono il valore aggiunto delle produzioni italiane quindi dobbiamo imparare a valorizzarle affinché le generazioni future siano orgogliose del proprio lavoro”.

La nuova edizione del volume arriva proprio in occasione del via libera al nuovo testo unico europeo sulle produzioni di qualità che molti elementi ha ripreso dal modello italiano delle filiere e dei Consorzi di tutela DOP IGP raccontato nell’opera. Nell’Atlante Qualivita trova spazio infatti una visione del settore agroalimentare in grado di unificare i comparti del cibo, del vino e delle bevande spiritose come un modello di tutela e sviluppo dei territori e del made in Italy di eccellenza.

Nell’edizione 2024 sono oltre 540 gli aggiornamenti che arric­chiscono il racconto: 11 nuovi prodotti a Indicazione Geografi­ca, 108 modifiche dei disciplinari, immagini e cartografie originali; per la prima volta un’introduzione ragionata con editoriali sul “Made in Italy” che portano la firma di Brunello CucinelliRic­cardo CotarellaEnrico BartoliniLuca MercalliSara SimeoniPaolo De Castro Mauro Rosati oltre ad approfondimenti sui temi attuali del settore come qualità, certificazione, trend dei comparti cibo, vino e bevande spiritose, biodiversità, cultura, Dop economy.

L’Atlante Qualivita, giunto alla sua do­dicesima edizione, raccoglie e racconta attraverso un corpus enciclopedico l’identità del patrimonio agroalimentare italiano rappresentata dagli 887 prodotti a Indicazione Geografica nazionali tutelati a livello europeo.

L’opera, la terza edita dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana  Treccani, è realizzata dalla Fondazione Qualivita con la collaborazione di Origin Italia, AssoDistil e dei Consorzi di Tutela italiani DOP IGP e offre un percorso che attraversa il Paese raccontando ognuno di questi prodotti, diffusi nel 100% delle province italiane, espressione naturale di storia e tradizione locale, ma anche motore per la conservazione dei territori d’origine e il loro sviluppo.

Un valore culturale testimoniato anche dalle strette connessioni dei prodotti DOP IGP con alcuni riconoscimenti Unesco di siti rurali del nostro Paese e dalla candidatura della cucina italiana, colonna portante della Dieta Mediterranea, a Patri­monio Unesco. Ma l’Atlante racconta anche l’affermarsi del concetto di cibo come cultura, un cammino che ha radici lontane e che oggi, grazie al patrimonio di conoscenza delle Indicazioni Geografi­che, dimostra di includere elementi sociali, ambientali e storici.

Il viaggio nell’Italia dei tesori agroalimentari ha anche il compito di  sottolineare come, nell’odierna fase di grandi cambiamenti, le filiere DOP IGP facciano della produzione non delocalizzata un driver di crescita e tutela delle comunità e dell’ambiente: un binomio che associa lo sviluppo economico attraverso prodotti di qualità con un’attenzione costante alla salvaguardia dei fattori naturali e umani in grado di preservare, grazie ai disciplinari di produzione, la grande biodiversità ambientale e cul­turale dell’Italia.

È per favorire questo processo che è stato creato e continuamente aggiornatounostru­mento culturale e scientifico come l’Atlante Qualivita che, composto di 1064 pagine, si divide nelle tre sezioni Cibo, Vibo e Bevande Spiritose, articolate in singole schede di 527 denominazioni vitivinicole35 bevande spiritose e 325 prodotti agroalimentari.

“L’Atlante Qualivita 2024 è una straordinaria testimonianza del grande lavoro svolto da tutti gli operatori delle filiere agroalimentari italiane, che ci rende orgogliosi. Rappresenta un ulteriore stimolo a tutelare e valorizzare la nostra cultura alimentare e il modello vincente rappresentato dal made in Italy – ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Il made in Italy vuol dire economia, tradizione, biodiversità, tutela dei territori e dei paesaggi, attrazione per il turismo, ma anche cultura, identità e valori. Gli italiani sanno trasformare le materie prime in eccellenza, in tutti i settori. La qualità è la nostra cifra distintiva”.

“L’Atlante Qualivita è innanzitutto uno strumento di educazione agro-alimentare, col quale vogliamo offrire un’informazione aggiornata e qualificata sul settore del cibo e vino italiano certificato” – ha affermato Mauro Rosati, autore dell’opera e Direttore Generale Fondazione Qualivita. Quella della DOP economy italiana è una storia di successo che merita di essere documentata perché fotografa una evoluzione del Paese a partire dagli anni Novanta ad oggi attraverso i cibi e vini di qualità che ci hanno reso protagonisti nel mondo. La partnership con Treccani, ancora una volta, certifica il valore dell’agroalimentare come patrimonio culturale italiano, consegnando un riconoscimento e una rinnovata responsabilità alle imprese, ai Consorzi di tutela e tutti gli operatori del sistema”.

“Le eccellenze enogastronomiche del nostro Paese – ha sottolineato Massimo Bray, Direttore generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana – sono uno straordinario patrimonio di ricchezza economica e culturale, che nelle pagine dell’Atlante Qualivita viene accuratamente censito in tutta la sua complessità e varietà, disegnando al tempo stesso una mappa quanto mai esaustiva del nostro territorio e della qualità dei suoi prodotti”.

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