“La filiera dell’olio d’oliva è straordinaria. Certo, quella del vino è più affermata, ma quella dell’olio ha grandissime potenzialità, come anche quella dei formaggi. Chi ha investito nell’olio ha investito nel futuro. Siamo ancora deficitari in termini di produzione, perché siamo costretti a importare, ma l’olio che produciamo noi è di qualità molto superiore, e nei mercati deve essere pagata sempre di più per quello che vale. Questo ci permette di ben sperare. Le cose vanno raccontate, e le etichette non devono essere condizionanti – come il Nutriscore, che categorizza l’olio come arancione, cioè pericoloso – ma informative. Il concetto alla base delle Ig in fondo non è una novità, ma noi le difendiamo fortemente perché rappresentano il nostro valore aggiunto”.
Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida durante l’evento “Olio extravergine d’oliva: il fattore Ig” organizzato oggi al Masaf.