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Dom. Nov 24th, 2024

Il Corriere Vinicolo spegne oggi 95 candeline e festeggia le sue 72 mila pagine di storia del giornalismo vinicolo italiano con un’edizione speciale, tra enigmistica enologica e approfondimenti, che ripercorre quasi un secolo di reportage, testimonianze e racconti, analisi e riflessioni, cronache e interviste. Pubblicato per la prima volta il 1° dicembre 1928 come “Il Commercio Vinicolo”, il settimanale di Unione italiana vini (Uiv) è uscito ininterrottamente tutte le settimane per oltre nove decenni, con un’unica eccezione di qualche mese durante il secondo conflitto mondiale, realizzando 3.800 numeri che rappresentano un insostituibile patrimonio storico e culturale. “Corriere Vinicolo – commenta il presidente Uiv, Lamberto Frescobaldi – è l’unica testata giornalistica settimanale specializzata del settore che vanta a livello mondiale una storia così lunga e ininterrotta di pubblicazioni, un primato tutto italiano di cui dobbiamo essere fieri”.

Nel numero, la cronaca odierna sul settore ma anche corsi e ricorsi del passato, rivissuti attraverso una pagina interamente dedicata all’enigmistica. In prima pagina del Corriere Vinicolo, nel 1929, l’inchiesta “La scienza medica e l’uso moderato del vino” faceva il punto con illustri medici e fisiologi sugli effetti della bevanda di Bacco sugli italiani. “Credo opportuno distinguere nettamente la lotta all’alcolismo, che è giusta, santa e nobile e la lotta contro il vino che è ingiusta e dannosa”, affermava – con una visione quanto mai attuale – il professor Rocco Jemma dell’Università di Napoli. Nel 1954 la notizia su “I marziani e il vino francese”, quando dopo “migliaia di avvistamenti” a Parigi si istituì un Comitato per l’accoglienza dei marziani. Prevedendo una difficoltà nella reciproca comprensione della lingua, il comitato decise di stabilire il primo contatto attraverso un bicchiere di vino. “La crisi dei consumi di vino tra i giovani” sembra un articolo quanto mai attuale invece risale a un dossier pubblicato 42 anni fa. Gli effetti della crisi erano gli stessi di oggi: seri problemi di stoccaggio, vendite al lumicino, filiera in crisi. “Oggi come allora – afferma il direttore de Il Corriere Vinicolo, Giulio Somma – troveremo il modo per reagire alle difficoltà, anche attraverso il nostro giornale. In questi anni il settore è cresciuto, è divenuto un asset fondamentale del made in Italy ma il nostro settimanale è rimasto fedele a se stesso, uno strumento di crescita per le imprese e per il comparto”

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