Dalla tavola alle bollette, dalla telefonia all’Rc auto, il 2024 alle porte riserva aumenti svariati per le spese quotidiane e non. Aumenti di prezzi che pesano sui bilanci domestici, già provati da un anno con l’inflazione alle stelle. Tra incrementi dei listini in certi casi già programmati e in altri attesi o comunque temuti, a partire dall’addio al mercato tutelato dell’energia, la stangata rischia di sfiorare i mille euro in più a famiglia in dodici mesi.
A calcolare la raffica di rincari in arrivo sono le associazioni dei consumatori, ripresa da Ansa: secondo il Codacons, il conto potrebbe aumentare di 974 euro a nucleo nel corso dell’anno nuovo. Tra le voci che pesano c’è anche il caro-telefonia: Assoutenti stima a partire da gennaio un conto complessivo da 770 milioni in più, con le tariffe per i servizi di rete fissa, mobile e internet destinate, nel corso del 2024, a salire.
Le famiglie dovranno quindi mettere mano al portafogli e prepararsi a rincari che, in alcuni casi, potrebbero essere particolarmente sostanziosi. Sul podio cibi e bevande, che registrano già da due anni un trend in forte rialzo e seppur in attenuamento nel corso del 2024, saranno protagonisti di una maggiore spesa stimata in +231 euro a famiglia. Non va meglio per auto, treni, aerei: per il settore dei trasporti, già caratterizzato nel 2023 da caro-benzina e caro-voli, una famiglia media potrebbe ritrovarsi a spendere 160 euro in più annui. Altra nota dolente l’Rc auto: un nucleo che dispone di due automobili si ritroverà a spendere 62 euro in più rispetto al 2023 solo a titolo di copertura assicurativa, stima ancora il Codacons.
Non è esente la casa. Se per i mutui sembra finita la politica dei rialzi dei tassi imposta dalla Bce – con la conseguenza che nel corso del 2024 potrebbero non scattare nuovi aumenti delle rate – lo stesso non può dirsi per il settore dell’energia, dove “regnano pesanti incognite”: la fine del mercato tutelato del gas (fissata al 10 gennaio 2024) e della luce (luglio 2024) porterà inevitabilmente – secondo il Codacons – incrementi delle tariffe. In questo caso il maggior esborso potrebbe attestarsi a 220 euro in più annui a nucleo.
Ci sono poi gli adeguamenti tariffari nel comparto della telefonia, con diversi operatori che hanno già annunciato aumenti per il nuovo anno: una maggiore spesa tra i +30 e i +35 euro a famiglia. Ancora più alta per Assoutenti: “Solo per gli incrementi già comunicati dai gestori la maggiore spesa potrà raggiungere i +60 euro annui a utenza, a seconda dell’offerta sottoscritta”, afferma il presidente Gabriele Melluso. Andranno poi aggiunti – prosegue – gli adeguamenti tariffari legati all’inflazione, per un importo compreso tra i +27 e i +30 euro annui a famiglia, pari ad una stangata che potrebbe raggiungere nel 2024 la cifra complessiva di 770 milioni.
L’elenco dei rincari stimati dal Codacons continua con le banche (+18 euro a nucleo a titolo di servizi finanziari e bancari), tariffe locali (+60 euro per rifiuti, acqua), bar e ristoranti (+68 euro annui a famiglia per mangiare e bere fuori casa). Non si salva il turismo, con aumenti dei listini che interesseranno strutture ricettive, pacchetti vacanza, stabilimenti balneari e servizi vari: in media 120 euro in più a nucleo.
Intanto gli italiani dopo le spese di Natale cominciano a fare i conti con quelle per Capodanno: secondo un sondaggio dell’Unione consumatori in Piemonte ad esempio il cenone di Capodanno costerà in media il 6% in più rispetto al 2022 e l’80% dei piemontesi trascorrerà il veglione in casa con amici e parenti, mentre solo il 15% ha prenotato per feste o ristoranti.