Dopo il bilancio record del 2022 con un giro d’affari di 567,7 milioni, Illycaffè annuncia gli ultimi conti e il piano di crescita. «I ricavi dei primi 11 mesi sono aumentati del 4% e ci aspettiamo che dicembre sia un altro mese positivo — dice in un’intervista al Corriere della Sera la ceo del gruppo Cristina Scocchia —. Il margine operativo lordo (71,4 milioni nel 2022, ndr.) è atteso a doppia cifra sui ricavi, la posizione finanziaria netta è in miglioramento» (154,3 milioni nel 2022, +25%).
«Vogliamo aumentare la redditività incrementando la nostra presenza globale — dice la manager —. Al primo posto gli Stati Uniti, quindi la Cina e i mercati europei. Abbiamo allargato le vendite ai clienti super premium sia nella grande distribuzione organizzata sia nel canale hotel e ristoranti, sia online».
Negli Usa (+16% nel 2021-22) è previsto il raddoppio. «Valevano circa 100 milioni nel 2021, l’obiettivo è arrivare a 180-200 nel 2026», dice Scocchia, che ha stretto un accordo con Amazon per il mercato americano e prevede di aprire un monomarca a New York. Oggi nel mondo i negozi diretti Illy sono 15: «Vogliamo crescere di una decina entro il 2026 con aperture anche a Milano, Roma, Parigi, Londra».
Quanto alla Cina, dove Illycaffè ha firmato un accordo di distribuzione con Hangzhou Onechance Tech per la grande distribuzione e l’ecommerce, l’obiettivo è triplicare: «La Cina ha avuto difficoltà macroeconomiche che si sono riflesse anche sul mercato del caffè. Abbiamo deciso di ricalibrare la strategia. I risultati dell’intesa con Onechance nei primi sei mesi sono positivi. Stiamo cercando di mettere la nave con le vele nel modo giusto». L’idea è chiudere il 2023 con ricavi al 33% dall’Italia, al 18% dagli Usa e al 21% dall’Emea. L’accelerata negli Usa è favorita dal socio Rhone Capital (20%). I dettagli sulla quotazione in Borsa sono attesi l’anno prossimo.
Sull’Italia il consiglio d’amministrazione del 30 novembre ha confermato i 120 milioni per il raddoppio della capacità a Trieste. Dice Scocchia: «Abbiamo iniziato a costruire una nuova tosteria e nuove linee di montaggio, abbiamo assunto 28 lavoratori somministrati nell’ultimo anno e arriveremo a 64 in gennaio. È un investimento importante mentre in tanti rallentano. In salita si accelera». (…)