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Ven. Nov 22nd, 2024

Dalla tutela dell’ambiente all’equilibrio tra vita e lavoro, fino ai comportamenti d’acquisto: il concetto di ‘rigenerazione’ guida le azioni dei giovani della GenZ per i quali uno stile di vita è rigenerante quando c’è attenzione sia al proprio benessere (56%) che a quello del pianeta (51%).

E’ quanto rivela una ricerca Ipsos per Knorr che, impegnata da oltre due anni in un progetto globale di agricoltura rigenerativa, nei mesi scorsi ha voluto approfondire il rapporto delle nuove generazioni italiane, in particolare i ragazzi tra i 18 e i 26 anni, con il concetto, appunto, di ‘rigenerazione’.

Un legame evidente in alcuni ambiti come la tecnologia o la moda, dove i GenZer sono abituati a ‘rigenerare’, dall’utilizzo di vestiti second hand alla scelta di telefoni ricondizionati. Ma cosa succede quando si parla di scelte alimentari o di agricoltura? Dalla ricerca Ipsos emerge innanzitutto che per la Gen Z il concetto di ‘stile di vita rigenerante’ è associato in prima battuta al proprio benessere fisico e mentale (56%) ma, allo stesso tempo, vuol dire anche fare scelte che siano in grado di salvaguardare la natura e di generare un impatto positivo sul pianeta (51%). A partire proprio dal mangiare (e bere) in maniera consapevole, scegliendo prodotti alimentari la cui produzione abbia un impatto ridotto o porti un contributo positivo sull’ecosistema (44%).

“È evidente la sensibilità delle nuove generazioni nei confronti delle problematiche ambientali che viviamo in questo momento storico – commenta Barbara Cavicchia, General Manager Nutrition Unilever Italia – Sappiamo che per diminuire l’impatto che il nostro stile di vita ha sull’ecosistema bisogna anche orientarsi verso un’alimentazione attenta alla sostenibilità, così come migliorare continuamente il modo in cui il cibo viene prodotto. Per questo Unilever sta avviando numerosi progetti di agricoltura rigenerativa in tutto il mondo, tra cui il progetto di Knorr nelle risaie di Pavia. Questi hanno l’obiettivo di coinvolgere e sostenere gli agricoltori che sono fondamentali per il mantenimento e lo sviluppo virtuoso delle aree agricole nelle quali coltiviamo i nostri ingredienti. Insieme alla nostra rete di esperti del suolo e dell’agricoltura aiutiamo, infatti, i fornitori ad implementare queste pratiche supportandoli anche nello sviluppo di sistemi di monitoraggio e misurazione dei risultati. Il programma italiano ha già dato risultati incoraggianti tali da portare ad estendere queste tecniche per la produzione del riso a oltre 200 coltivatori della zona”.

Accanto all’impegno globale e italiano per l’adozione di tecniche di agricoltura rigenerativa Knorr sta portando avanti anche un impegno per sensibilizzare e informare sui benefici che queste pratiche possono portare al pianeta. In linea con questo duplice impegno, ha deciso di rivolgersi direttamente ai GenZer attraverso una campagna divertente e impattante che sarà on air nelle prossime settimane: ‘Rigenera le tue Vibe’ vuole portare l’agricoltura rigenerativa nella cultura pop della Generazione Z italiana. Il progetto, infatti, parte da una profonda comprensione delle esigenze e delle abitudini di milioni di giovani alle prese con mille impegni quotidiani: gli esami all’università, il primo lavoro, il cuore spezzato o quello che sta succedendo oggi al nostro pianeta. A volte bastano le prime note della propria canzone preferita o mangiare qualcosa di veramente buono per rigenerare le vibe. Per questo Knorr si propone di offrire soluzioni facili e gustose, che aiutino a ‘rigenerare’ dalle incombenze quotidiane e al tempo stesso abbiano a cuore il pianeta.

La campagna coinvolge due icone: da un lato i beniamini della Generazione Z, i The Kolors, dall’altro le regine della cucina per antonomasia, le custodi della tradizione e delle ‘good vibe’ per i nipoti, le nonne. Nella cornice naturale delle risaie pavesi, le nonne coinvolgono i The Kolors e l’audience in un racconto dinamico e coinvolgente. Guidati da Adelaide e Betty, la band scopre l’agricoltura rigenerativa e i benefici che le sue pratiche possono, con il tempo, significativamente portare all’ambiente.

“Riuscire a convincere le nuove generazioni che per raggiungere un nuovo benessere per sé e per l’ambiente è necessario puntare sull’agricoltura rigenerativa sarà la sfida principale dei prossimi anni – commenta Fabio Iraldo, professore di Management ambientale della Scuola Sant’Anna di Pisa – Solo partendo dalla consapevolezza che adottando tecniche in grado di tutelare i suoli sarà possibile abbattere le emissioni di gas serra, avere acque più pulite e aumentare la biodiversità riusciremo ad avere un impatto concreto contribuendo a raggiungere la neutralità climatica. Un meccanismo virtuoso, quello dell’agricoltura rigenerativa, che deve partire dalla sinergia tra istituzioni, aziende e produttori che, da qui ai prossimi anni, oltre a garantire cibo per una popolazione in crescita, avrà un impatto profondamente rilevante sul nostro pianeta”.

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