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Nei giorni di “Mi prendo il mondo”, spin-off del Salone del Libro dedicato ai giovani e al futuro (Parma, 25-28 gennaio), Barilla si è inserita nel palinsesto di appuntamenti e iniziative diffuse aprendo le porte della Biblioteca Gastronomica di Academia Barilla.

L’apertura straordinaria di venerdì 26 gennaio ha visto un grande successo di pubblico ed ha riunito esperti, appassionati e tanti giovani alla scoperta dei suoi tesori, che Barilla custodisce e alimenta e raccontano storia, tradizioni, evoluzione e visioni future della ricchezza culinaria italiana e internazionale.

Con oltre 15.000 volumi a tema gastronomico e alimentare, la Biblioteca Gastronomica Academia Barilla è la più ricca e importante in Europa. Tra le migliaia di sezioni della biblioteca, ci sono quelle dedicate a monografie su alimenti e bevande, volumi sulla storia e alla cultura del cibo, i ricettari dei grandi chef, gli interessi culinari di uomini famosi, nutrizione e problemi dietetici, materie prime alimentari e il loro corretto utilizzo, cucine regionali italiane e internazionali.
Una sezione comprende i trattati gastronomici storici – tra i gioielli anche una rarissima prima edizione di “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi, la “bibbia” della cucina italiana – e oltre 70 riviste specializzate con le collezioni praticamente complete.

Ma la biblioteca gastronomica è più di una raccolta di ricettari: conserva anche 5.000 menù storici italiani e stranieri, databili dalla metà dell’Ottocento. Tra i più rari, i menù francesi della Belle Epoque, quello del 1848 del Corpo Decurionale per festeggiare lo Statuto Albertino o quello autografato da Gabriele d’Annunzio il 18 ottobre del 1919 durante l’occupazione di Fiume. E ancora, una sorprendente collezione di incisioni a tema gastronomico con immagini dal XVI al XX secolo. Incrociando i dati delle varie serie è possibile non solo trovare le ricette, ma anche scoprirne la effettiva frequenza d’uso (che nei libri non è mai indicata) e immaginare, attraverso le incisioni, l’aspetto che i piatti potevano avere nelle varie epoche.

Nella Biblioteca di Academia Barilla i visitatori hanno quindi potuto scoprire non solo l’impiego gastronomico di un ingrediente – dal sale all’acciuga, dalla pasta all’asparago fino al formaggio – ma le ragioni e le modalità storiche del suo utilizzo, contribuendo a dare spessore e fondamento all’attività pratica di preparazione dei cibi. Scoprendo, in sintesi, la nostra storia gastronomica e come anche il cibo definisce la nostra identità.

La Biblioteca Gastronomica è ospitata da Academia Barilla nel luogo dove, nel 1910, c’era il primo stabilimento Barilla, che 20 anni fa, nel 2004, l’azienda ha trasformato in un centro di sapere dove cultura e cibo si alimentano a vicenda, dove il sapere di ieri viene tutelato, conservato e declinato quotidianamente nei corsi organizzati dall’Academia, tenuti da cuochi e studiosi di altissimo livello.

La biblioteca di Academia Barilla fa anche parte del Sistema Bibliotecario Nazionale ed è quindi possibile, anche da remoto, una consultazione semplice ed immediata che rimanda a tutte le opere presenti in catalogo.

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