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Gio. Nov 7th, 2024

Carne e pesce non sono tra i cibi più più sprecati dagli italiani: sul podio infatti troviamo frutta fresca, insalate e pane fresco a cui seguono verdure e tuberi.
Per gli alimenti di origine animale c’è un atteggiamento più resposnabile: sommando gli avanzi del cibo portato in tavola e gli alimenti buttati perché scaduti o andati a male, gli sprechi complessivi di carne e pesce arrivano al 5% in peso sul totale dello spreco medio di una famiglia. I risultati sono stati confermati da una recente pubblicazione dell`Osservatorio sugli sprechi alimentari del Crea dal quale risulta che lo spreco domestico della sola carne è stimato in appena 11 grammi a settimana per famiglia (3% dello spreco medio).

A tal proposito, in occasione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, lunedì 5 febbraio, Carni Sostenibili fornisce un vademecum per conservare più a lungo tutti i tipi di carne.

Il Vero&Falso per conservare la carne

È per preservare i preziosi nutrienti di carni e salumi e dire Stop! allo spreco che Carni Sostenibili lancia le regole d’oro per una corretta conservazione: un Vero&Falso per sfatare dubbi e falsi miti sulla conservazione di questo prezioso prodotto parte di un’alimentazione bilanciata e corretta.

Appena acquistata, la carne fresca, non confezionata, va asciugata con carta assorbente prima di riporla in frigo.

Vero. Questo si rivela importante per eliminare il liquido esterno ricco di sangue, complice della crescita batterica.Inoltre, si suggerisce di lasciarla in pezzi grossi, tagliandola o macinandola solo al momento del consumo, così da evitare che si deteriori più facilmente. Da ricordare di riporla in un contenitore chiuso e nel ripiano più freddo.

Per conservare la carne fresca in frigo è bene utilizzare carta stagnola o pellicola.

Falso. Opportuno utilizzare contenitori di vetro o plastica, al riparo dall’aria. Per prolungare la durata di conservazione della carne fresca, riducendo il contatto con l’ossigeno, particolarmente utili si rivelano anche i sacchetti alimentari sottovuoto.

Una volta in frigo, è possibile consumare la carne fresca anche dopo tre giorni.

Vero e falso. La risposta è affermativa nel caso della carne rossa e di maiale, mentre se si tratta di pollo e tacchino la loro conservazione non deve mai superare le 48 ore. Da sottolineare, infine, come carne macinata o già lavorata non debbano superare le 24 ore; in caso di carne confezionata fa sempre fede la scadenza riportata dal produttore sull confezione.

Carne fresca e carne cotta, una volta in freezer, possono essere consumate fino a sei mesi dopo.

Falso. La carne cotta congelata va necessariamente consumata entro e non oltre 1-2 mesi, mentre per la carne fresca congelata (-18°C ) i tempi di conservazione domestica in congelatore dipendono dalla tipologia[3]:

carni suine 4 mesi;

carni ovine 2-3- mesi;

carne di manzo pezzo intero 9 mesi;

carne di manzo a fettine:4-6 mesi;

salsiccia 1-2 mesi;

pollo e tacchino interi 12 mesi;

pollo e tacchino a pezzi 9 mesi.

La carne va scongelata a temperatura ambiente.

Falso. Per scongelare la carne in modo sicuro ed evitare la perdita di qualità è importante seguire alcune regole:
• scongelare la carne nella parte bassa del  frigorifero, ponendola su un piatto o un recipiente;
• scongelare la carne il giorno prima del consumo se si tratta di pezzi grossi oppure la mattina stessa se si tratta di pezzi piccoli; nel caso di hamburger surgelati è possibile cuocerli in padella senza scongelarli.

non ricongelare la carne scongelata, a meno che non sia stata cotta.

I salumi possono essere congelati.

Falso. I salumi interi non possono essere congelati in quanto potrebbero perdere le loro proprietà organolettiche. Questa procedura, praticata erroneamente da molte persone, non fa altro che aumentare il livello di ossidazione nell’alimento, portandolo al deperimento.

I salumi stagionati vanno necessariamente in frigo.

Falso. Possono essere appesi in cantina o comunque in un luogo fresco, asciutto e ben arieggiato. Si conservano in questo modo anche dopo il taglio, ma una volta tolta la prima fetta il prodotto deve essere protetto ricoprendo la superficie.

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