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Non solo sushi. Si afferma il trend “izakaya”, locali dove oltre a mangiare si condividere e ci si divertirsi

E’ una passione senza tempo quella degli italiani per la cucina asiatica. Che, però, evolve ed è attenta a nuove offerte di ristorazione, premiando proposte originali e alternative. Così, si fanno sempre di più apprezzare format ispirati agli izakaya, tipici locali giapponesi in cui si servono bevande e cibo e in cui si va non solo per mangiare ma soprattutto per condividere e divertirsi.

Non solo sushi-bar, quindi, sebbene resti questo il piatto giapponese più conosciuto. E non tanto l’ammiccante ‘all you can eat’, che pure è appena entrato nel paniere di rilevazione dei prezzi al consumo. Oggi gli italiani conoscono bene la cucina orientale, in particolare quella cinese e giapponese, e ad attrarli è soprattutto la novità e l’esperienza.

Lo sanno bene – spiega Adnkronos – da Moon Asian Bar, la proposta dell’Hotel Valadier, in pieno centro a Roma. Un po’ ristorante, un po’ bar, con rooftop con vista sui tetti della Capitale, si definisce ‘izakaya contemporaneo’ e promuove un nuovo concetto di fusion che abbraccia culture e sapori d’Oriente. Un luogo di condivisione dove bartender e sushi maker lavorano allo stesso banco per creare insieme piatti e drink, dai cocktail al sakè, originali e innovativi.

“Qui – spiega Daniele Lassalandra, ideatore del progetto – la parola fusion ha un significato preciso e autentico, ovvero la fusione di persone, profumi e sapori. Moon Asian Bar è una cucina di condivisione sviluppata per legare ai signature cocktail pietanze della cucina orientale; è uno spazio in cui il design e la cura dei dettagli creano un’estetica avvolgente e coinvolgente. Il nome scelto è un omaggio alla ‘Terrazza della Luna’, il primo rooftop dell’Hotel Valadier nato nel 1995″.

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E’ una passione senza tempo quella degli italiani per la cucina asiatica. Che, però, evolve ed è attenta a nuove offerte di ristorazione, premiando proposte originali e alternative. Così, si fanno sempre di più apprezzare format ispirati agli izakaya, tipici locali giapponesi in cui si servono bevande e cibo e in cui si va non solo per mangiare ma soprattutto per condividere e divertirsi. Non solo sushi-bar, quindi, sebbene resti questo il piatto giapponese più conosciuto. E non tanto l’ammiccante ‘all you can eat’, che pure è appena entrato nel paniere di rilevazione dei prezzi al consumo. Oggi gli italiani conoscono bene la cucina orientale, in particolare quella cinese e giapponese, e ad attrarli è soprattutto la novità e l’esperienza.

Lo sanno bene da Moon Asian Bar, la proposta dell’Hotel Valadier, in pieno centro a Roma. Un po’ ristorante, un po’ bar, con rooftop con vista sui tetti della Capitale, si definisce ‘izakaya contemporaneo’ e promuove un nuovo concetto di fusion che abbraccia culture e sapori d’Oriente. Un luogo di condivisione dove bartender e sushi maker lavorano allo stesso banco per creare insieme piatti e drink, dai cocktail al sakè, originali e innovativi.

“Qui – spiega Daniele Lassalandra, ideatore del progetto – la parola fusion ha un significato preciso e autentico, ovvero la fusione di persone, profumi e sapori. Moon Asian Bar è una cucina di condivisione sviluppata per legare ai signature cocktail pietanze della cucina orientale; è uno spazio in cui il design e la cura dei dettagli creano un’estetica avvolgente e coinvolgente. Il nome scelto è un omaggio alla ‘Terrazza della Luna’, il primo rooftop dell’Hotel Valadier nato nel 1995″.

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TM

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