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Gio. Nov 21st, 2024
Alessandro Borghese (foto uff stampa TV8)Alessandro Borghese (foto uff stampa TV8)

Per la prima volta in chiaro, su TV8, riparte l’entusiasmante viaggio tra i ristoratori italiani di Alessandro Borghese 4 Ristoranti, una produzione originale Sky, realizzata da Banijay Italia. Le nuove sfide dell’iconico show, diventato un cult della televisione italiana, prendono il via da domani, 27 febbraio, ogni martedì, alle ore 21.30, quando chef Borghese sale a bordo del suo inconfondibile van dai vetri oscurati, pronto a macinare chilometri su chilometri per scoprire le nuove tendenze della cucina nostrana e per decretare i ristoratori migliori.

Nelle puntate inedite chef Alessandro Borghese vive la sua prima tappa in Irpinia, alla ricerca del miglior ristorante della cucina locale. Successivamente si sposta in Costa Azzurra, Oltrepò Pavese, Lisbona, Ravenna, Sardegna e Gorizia. Nella prima puntata l’inconfondibile van di chef Alessandro Borghese si addentra nell’odierna provincia di Avellino, da Nusco a Paternopoli, tra la vegetazione lussureggiante e antiche leggende di streghe raccontate da generazioni. Chef Alessandro Borghese esplora il cuore verde della Campania, ricco di fiumi e antichi borghi che vantano prelibatezze tutte loro: dal broccolo aprilatico al baccalà alla pertecaregna, dal gustosissimo pecorino di Carmasciano alla minestra di scarola e fagioli, dalla sfrittuliata (carne di maiale con peperoni e patate) alle paste fresche fatte a mano come i cavatelli, le matasse e la tradizionale maccaronara.

L’Irpinia, già abitata addirittura nel VI secolo a.C. dall’antico popolo degli Irpini, promette un salto nel passato tra leggende e castelli storici con però un piede nel presente e lo sguardo rivolto al futuro. Questa zona, infatti, vanta una tradizione culinaria centenaria, con piatti ricchi di storia e di sapore. Tramandati da generazioni, oggi sempre più spesso sono protagonisti di menu rivisitati e innovativi, che vogliono raccontare l’Irpinia e i suoi prodotti, interpretando la tradizione con un tocco di originalità e modernità. Ma tra osterie gourmet incastonate tra le pietre, ristoranti in palazzi storici, agriturismi immersi nella natura e cascine circondate dal verde, non è semplice capire dove risieda la tradizione culinaria odierna e quali siano le ricette più apprezzate. Alessandro Borghese indaga l’evoluzione della cucina locale per eleggere il miglior ristorante di cucina irpina. A contendersi questo titolo i 4 ristoranti: “Cacciafumo – Specialità di montagna” di Jenny, “Palazzo Vittoli” di Daniela, “Anima – La Nuova Osteria” di Michele e “Pater Familias” di Francesco.

Le regole del gioco restano immutate: quattro ristoratori, che condividono un aspetto o una caratteristica, si sfidano a colpi di gusto e originalità per aggiudicarsi il titolo di migliore in una determinata categoria e ottenere l’inconfondibile “dieci” dello chef. Ciascun concorrente invita nel proprio locale i tre pretendenti accompagnati da chef Borghese, che non rinuncia alla sua scrupolosa ispezione in cucina per assicurarsi che gli elevati standard di pulizia e ordine vengano rispettati.

La temibile valutazione prosegue durante il pasto, quando il personale viene valutato su accoglienza, servizio e preparazione. I commensali prima commentano le portate che assaggiano e poi stilano la propria pagella assegnando un punteggio da 0 a 10 a locationmenuservizio e conto, oltre alla quinta categoria, differente in ciascuna puntata. Tutti e quattro i ristoratori, infatti, devono cimentarsi nello stesso piatto o ingrediente, rappresentativo del territorio di riferimento e ordinato da tutti i commensali al tavolo, per dar vita a un confronto ancora più diretto. In Irpinia si sfidano sulla Maccaronara, un tipo di pasta fresca lunga di grano duro, stesa con un mattarello particolare da cui prende il nome e realizzata con ingredienti semplici: le sue antiche origini sono contese tra i diversi paesi della zona ma ancora oggi rappresenta una pagina di storia dell’Irpinia, che i ristoratori amano riscrivere con innovazione o rispettare secondo le tradizioni.

Il giudizio di chef Borghese viene svelato solamente al termine e, come sempre, i suoi voti possono confermare o ribaltare l’intera classifica. Il vincitore di ciascuna puntata, poi, oltre all’ambitissimo titolo di miglior ristorante, riceve un contributo economico da investire nella propria attività.

Tutti i ristoranti che partecipano al programma sono identificabili attraverso il “bollino” #Ale4Ristoranti esposto all’esterno, una rete di locali testati da chi se ne intende: i ristoratori stessi.

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