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Danone Nutricia al fianco di Animenta  per la sensibilizzazione e il contrasto dei Disturbi del Comportamento Alimentare

Fabrizio Gavelli
Fabrizio Gavelli

In occasione della Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla (15 marzo), dedicata alla sensibilizzazione e al contrasto dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), Danone Nutricia – la cui missione è “portare la salute attraverso l’alimentazione al maggior numero di persone possibile” – è al fianco di Animenta – Associazione non-profit che si occupa di disturbi alimentari nella loro complessità – per supportare la realizzazione di una serie di laboratori creativi, di teatro e scrittura con l’obiettivo di fornire supporto a coloro che si trovano ad affrontare un percorso di recupero avviato o a chi si trova in lista d’attesa per accedere ad un percorso di cura. Il progetto vedrà, inoltre, il coinvolgimento di due figure d’eccezione, impegnate da tempo in attività di sensibilizzazione sul tema dei DCA: Ambra Angiolini, che curerà i laboratori creativi e Valentina Dallari, che si occuperà dei laboratori di scrittura.

In Italia sono oltre 3 milioni le persone che soffrono di Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), pari al 5% della popolazione. Un’epidemia sociale silenziosa, che rappresenta un problema di sanità pubblica di crescente importanza e oggetto di attenzione sanitaria e sociale sul piano scientifico e mediatico per la sua diffusione, l’esordio sempre più precoce tra le fasce più giovani della popolazione e per l’eziologia multifattoriale complessa. Si tratta di gravi patologie riconducibili ad una richiesta d’aiuto non verbalizzata, non è quindi l’appetito a dover essere curato, ma le persone e le loro storie.

L’iniziativa nasce dal desiderio di Danone Nutricia che, in linea con il suo modello di business virtuoso basato sul “Megafono Sociale”, desidera fornire un aiuto concreto su questo tema e amplificare con l’impegno dei brand – in questo caso Fortini, alimento a fini medici speciali utilizzato anche in caso di malnutrizione per difetto correlata a DCA – una causa di rilevanza sociale, generando in tal modo un impatto positivo sulla società, grazie ad azioni tangibili promosse da partner esperti, come in questo caso Animenta.

“In Danone siamo convinti di portare la salute alle persone tramite l’alimentazione e abbiamo scelto di sposare la causa di Animenta per contrastare lo stigma e gli stereotipi legati al tema dei Disturbi del Comportamento Alimentare. Attraverso i laboratori creativi, di teatro e di scrittura, che ospiteremo all’interno della nostra sede, ci impegniamo ad offrire sostegno a coloro che affrontano un percorso di recupero o si trovano in lista d’attesa, certi dell’importanza terapeutica che queste attività hanno sul loro percorso di cura – dichiara Fabrizio Gavelli, Presidente e Amministratore Delegato di Danone Italia & Grecia – Con questa iniziativa, supportata dal nostro brand Fortini, vogliamo dare sostanza al nostro impegno ad essere motore di cambiamento, abbracciando cause sociali rilevanti per avere un impatto positivo sulle comunità nelle quali operiamo”.

“Animenta nasce dalla volontà di raccontare per sensibilizzare, dando voce alle tante storie di chi ha affrontato i DCA. Quelle storie, tutte diverse tra loro, rappresentano uno specchio in cui riconoscersi, sentirsi compresi e realizzare che c’è sempre speranza, perché è importante far sapere a tutti che da un Disturbo Alimentare si può guarire, a qualsiasi età, e non bisogna aver paura di chiedere aiuto – spiega Aurora Caporossi, Presidente di Animenta – I Disturbi Alimentari non discriminano, ma gli stereotipi sì, e nel nostro Paese c’è ancora tanta strada da fare per combattere lo stigma e la cattiva informazione alla base di queste patologie. Per questo, siamo felici di abbracciare il progetto di Danone Nutricia, che ci permette di raggiungere ancora più persone, ampliando la narrazione su questo tema in modo inclusivo e accogliente, scardinando quella visione corpocentrica su cui si fonda, purtroppo, la nostra società”.

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A differenza di quanto erroneamente si pensi, infatti, i disturbi alimentari sono malattie mentali che attraverso il corpo rivelano un disagio psicologico o psichico e colpiscono individui di tutte le età e contesti socio-economici: l’8-10% delle ragazze e l’0,5-1% dei ragazzi soffrono di anoressia-bulimia. Il 95% sono donne, anche se sempre più numerosi sono gli uomini che si rivolgono a strutture specializzate. Queste patologie si manifestano prevalentemente tra i 12 e i 25 anni, ma negli ultimi tempi è emerso un preoccupante allargamento delle fasce d’età che riguarda in particolare le bambine prepuberi e le donne in età di menopausa[2].

Il valore terapeutico dei laboratori di creatività, di teatro e di scrittura per affrontare i DCA

I laboratori realizzati da Animenta e ospitati nella sede di Danone Nutricia hanno l’obiettivo di accompagnare chi vive un disturbo alimentare a riscoprire il rapporto con il proprio corpo, il cibo e la socialità, riducendo la stigmatizzazione e supportando la guarigione. Attività fondamentali per la cura, nate per offrire un supporto concreto e costante attraverso luoghi accoglienti di ascolto e confronto.

Sono previsti complessivamente 25 laboratori creativi (10 di creatività e teatro, 12 di scrittura e 3 di collanine colorate) che coinvolgeranno 15 ragazze e ragazzi nel corso di ogni incontro. I laboratori si svolgeranno due volte al mese, con una durata di due ore. Nell’ambito del progetto, oltre ai laboratori creativi promossi da Animenta, saranno organizzati 2 laboratori informativi dedicati alla nutrizione, per la cui realizzazione Danone Nutricia con Fortini metterà a disposizione esperti – dietisti e nutrizionisti – che terranno le lezioni.

Affrontare i DCA richiede un approccio olistico che coinvolga la mente, il corpo e lo spirito. In questo contesto, i corsi di creatività, di teatro e di scrittura risultano come strumenti potenti nel percorso verso la guarigione e il benessere per le persone affette da DCA. I laboratori offrono un ambiente sicuro e inclusivo dove gli individui possono esplorare liberamente le proprie emozioni, migliorare l’autostima e sviluppare un senso di autoconsapevolezza.

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“L’utilizzo di attività creative, come il teatro e la scrittura, rappresentano strumenti terapeutici importanti per affrontare i disturbi del comportamento alimentare” – spiega Stefano Erzegovesi, Medico Psichiatra e Nutrizionista – “Il teatro offre un terreno fertile per esplorare i sentimenti di ansia, insicurezza e isolamento che spesso accompagnano questi disturbi. Attraverso l’interpretazione di ruoli, la sperimentazione di identità alternative, la narrazione e l’empatia con altri personaggi, i partecipanti possono scoprire nuove prospettive su sé stessi, sui loro vissuti e sul proprio rapporto con il cibo in un contesto non giudicante, contribuendo così a rafforzare l’autostima e la fiducia in se stessi. Similmente, i corsi di scrittura offrono un’opportunità unica per esplorare i pensieri e i sentimenti legati ai DCA in modo intimo e riflessivo. Scrivere può fungere da mezzo di espressione e catarsi, consentendo alle persone di elaborare le proprie esperienze in modi che potrebbero essere altrimenti difficili da comunicare”.

L’importanza di queste attività è stata sottolineata anche da Ambra Angiolini, curatrice dei laboratori creativi e teatrali realizzati da Animenta con il supporto non condizionato di Danone Nutricia e che, attraverso la sua esperienza personale, contribuisce a sensibilizzare sull’importanza di queste iniziative e a promuoverne lo sviluppo in Italia: “Il teatro e la scrittura possono essere strumenti straordinari nel percorso di guarigione per coloro che lottano con i DCA. Queste forme d’arte offrono un modo unico per esplorare e trasformare le proprie esperienze, consentendo alle persone di trovare la propria voce e il proprio potere interiore”, afferma l’attrice.

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TM

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