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Ven. Nov 22nd, 2024

Durante la conferenza stampa tenutasi il 25 Marzo presso Spazio Cairoli a Milano e organizzata dall’Istituto Valorizzazione Aceti e Condimenti Italiani, il Professor Stefano Galli, Consigliere del Ministro della Cultura, ha annunciato ufficialmente il sostegno del Governo italiano alla candidatura dell’Aceto Balsamico di Modena come patrimonio immateriale dell’umanità presso l’UNESCO.

I numeri dell’aceto balsamico

A nome del Ministro Sangiuliano, mi è stato concesso l’onore di annunciare il sostegno del Governo italiano alla candidatura dell’Aceto Balsamico di Modena presso l’UNESCO,” ha dichiarato il Prof. Galli durante il suo intervento. Lo storico, precedentemente assessore alla Cultura della Regione Lombardia, ha evidenziato il notevole impegno della regione nell’ottenere ben 21 denominazioni UNESCO, il numero più alto al mondo per una singola regione. “Con la mia esperienza, mi impegnerò a sostenere il governo nel preparare il terreno per questa candidatura,” ha aggiunto.

La notizia è stata resa nota in occasione della “Giornata Nazionale dell’Aceto Balsamico di Modena”, istituita dall’Istituto Valorizzazione Aceti e Condimenti Italiani (IVACI) con il patrocinio del Ministero della Cultura, del MASAf, dell’Istituto Italiano di Cultura di New York e dell’Istituto per il Commercio Estero (ICE).

Il Prof. Galli si riferisce alla denominazione di origine dell’Aceto Balsamico di Modena nella sua prima distinzione ufficiale. Fa riferimento all’arte completa di creare l’Aceto Balsamico di Modena. È nella semantica che risiede la radice di questo prodotto.” ha commentato Armando de Nigris, Segretario Generale dell’IVACI.

Sotto la guida equilibrata e raffinata della Presidente Patrizia Marchi, IVACI si impegna a portare avanti progetti e programmi concepiti per riportare l’attenzione sulle eccellenze del settore degli aceti e condimenti italiani.

Un elemento fondamentale di questa strategia è il sostegno attivo della presenza giovanile. La forte partecipazione dei giovani all’interno dell’IVACI è considerata cruciale per l’introduzione di idee innovative e moderne. La Presidente Marchi ha sempre sottolineato l’importanza di incoraggiare e valorizzare il contributo dei giovani professionisti nel settore alimentare.

L’intervento di Galli e il sostegno del Ministero ci rende molto fieri. IVACI vuole contribuire alla riqualificazione nel solco della tradizione, consapevoli che questa passi attraverso i giovani” ha dichiarato la Presidente Marchi “Giorgio Gambigliani Zoccoli, Umberto Sereni e Marcello de Nigris sono esempi di giovani professionisti che dimostrano impegno ed entusiasmo nel raccogliere l’eredità di questo settore e che contribuiscono attivamente alla sua rimodernizzazione”.

Nell’ambito delle iniziative sostenute con impegno dal Governo nel promuovere la Cucina Italiana, quale patrimonio dell’UNESCO, IVACI ha scelto questa data per celebrare la conoscenza di uno dei prodotti italiani più amati a livello globale, l’Aceto Balsamico di Modena.

La data ha un significato speciale per la storia e l’evoluzione dell’Aceto Balsamico di Modena.

Il 25 marzo 1933, il Ministero dell’Agricoltura ha riconosciuto ufficialmente l’impatto dell’industria dell’Aceto Balsamico di Modena sulla gastronomia e la cultura italiana. Originario di Modena, questo prezioso condimento ha conquistato il palato di molti grazie al suo gusto unico, al suo aroma distintivo ed al suo colore ricco ed inteso. Oggi, chef e appassionati di cucina continuano a riconoscere e celebrare questo straordinario prodotto italiano.

La “Giornata Nazionale dell’Aceto Balsamico di Modena” si unirà alle altre giornate nazionali per il cibo come “La Giornata Nazionale del Gelato”, “La Giornata Nazionale della Pizza” e “La Giornata Nazionale della Pasta”.

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