“Cento anni fa si superava una grande guerra e una grande pandemia, la Spagnola, e si ripartiva dalla diplomazia del vino, noi abbiamo superato una pandemia, purtroppo oggi ci sono tanti conflitti e la diplomazia del vino può fare la sua parte”. Lo ha affermato il ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida facendo un punto stampa in Franciacorta a Erbusco (Brescia) all’avvio dei lavori della prima conferenza ministeriale dell’Oiv, l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino che quest’anno compie 100 anni.
Lollobrigida ha spiegato ad Adnkronos che “in questo evento ci sono nazioni da tutti i continenti, dal Sudafrica, alla Nuova Zelanda a Cile e la maggior parte della nazioni europee produttrici di vino, si discute di tante cose in un clima di volontà comune di trovare punti sui quali essere d’accordo: l’agricoltura unisce, è un elemento unificante del Pianeta – ha detto – e su questo dobbiamo provare a far perno per riuscire nell’obiettivo che si diedero i padri fondatori dell’Europa mettendo l’agricoltura al centro dell’unità europea, qualcuno l’ha dimenticato e noi siamo per ricordarglielo perché l’Italia è protagonista.
“L’Italia ha molto da insegnare, ce lo dicono anche i colleghi. – ha sottolineato il ministro – Noi dobbiamo essere orgogliosi della nostra eccellenza ma anche consapevoli delle potenzialità economiche che corrispondono a questo tipo di sviluppo il tanto lavoro che c’è dietro alla produzione e che deve esse compensato con un giusto reddito a chi produce”.