Breaking
Gio. Nov 7th, 2024

L’Emilia Romagna produce il 7% degli 8.100 ettari coltivati ad asparagi in Italia ed è il punto di riferimento europeo per l’Asparago Verde di Altedo IGP.

Il pregiato turione viene coltivato in un areale definito dal Disciplinare di produzione IGP che va dalla provincia di Bologna a est della via Emilia fino ai comuni che costeggiano il Po in provincia di Ferrara, per arrivare fino al mare, nel comune di Lagosanto ferrarese e a Mesola.

 Il Consorzio di Tutela associa oggi un centinaio di produttori, perlopiù riuniti nei gruppi cooperativi di Apofruit, Casa Mesola e Patfrut ma conta anche una rappresentanza di imprese singole.

La distribuzione del prodotto, caratterizzato da un’apposita confezione a fazzoletto con la grafica dedicata alla valorizzazione dell’identità territoriale IGP, si rivolge per il 70% alla Grande Distribuzione Organizzata, la restante quota va al dettaglio tradizionale e, in piccola parte alla vendita diretta. È in crescita la vendita sul canale Horeca.

Il mercato principale è quello nazionale che rappresenta almeno l’80%; la restante quota raggiunge il mercato europeo, principalmente Germania, Austria e Svizzera.

In GDO, l’Asparago Verde di Altedo IGP è entrato anche a far parte della linea di alta qualità Fior Fiore di Coop Italia.

Cosa rende unico questo prodotto?

L’unicità dell’Asparago Verde di Altedo IGP è determinata sicuramente dalla terra da cui viene prodotto, con le sue caratteristiche ideali per una produzione di qualità eccellente. Ma non basta questo. A fare la differenza sono le persone, la comunità dei produttori che da oltre 20 anni si impegna a valorizzare l’Asparago Verde di Altedo IGP per rimarcarne la storia millenaria, la tradizione gastronomica, la tradizione agricola.

Perché proprio in quell’areale, tra la via Emilia e il Po si è sviluppata negli anni una coltura di qualità eccellente. Sempre grazie agli agricoltori che nei primi anni del ‘900 decisero di intraprendere un viaggio a Nantes, in Francia, per conoscere le tecniche produttive più avanzate per la coltura dell’asparago. Partendo dalla conoscenza e dal confronto con queste esperienze oltre confine è nata poi una storia straordinaria che ha fatto dell’area di Altedo, fino al Po, la zona di coltivazione più pregiata. Si deve agli agricoltori del luogo, la messa a punto delle migliori tecniche produttive, la selezione di varietà eccellenti, la capacità di valorizzare il prodotto nei mercati cittadini e di assecondarne la richiesta da tutta Italia e poi Europa. Gli asparagi verdi di Altedo erano e sono tutt’ora riconosciuti per il gusto, la consistenza tenera, il calibro elevato e la freschezza. Sono diventati eccellenza territoriale grazie alle capacità dei produttori locali e ancora oggi, il loro valore è frutto di questa capacità unica.

Gianni Cesari
Gianni Cesari

Le persone fanno la differenza, anche in agricoltura.

Il Presidente del Consorzio Asparago Verde di Altedo IGP, Gianni Cesari – produttore di asparago da oltre 30 anni riconosce a questo prodotto un ruolo chiave nell’azienda agricola del territorio: “È un prodotto che può integrare il reddito agli agricoltori. È una pianta difficile da coltivare ma meno

sensibile di altre ai cambiamenti climatici. L’impianto è impegnativo economicamente ma l’entrata in produzione è piuttosto rapida (2-3 anni dall’impianto) e si prolunga per almeno 15 anni. Credo che sia importante- conclude il Presidente Gianni Cesari – mettere a disposizione dei produttori la conoscenza necessaria per intraprendere con successo questa coltivazione così apprezzata dai consumatori e il Consorzio si impegnerà su questo fronte per rilanciare la produzione inserendo tecniche che consentano di ottimizzare i costi e aumentare la redditività della coltura anche attraverso un ampliamento del calendario di commercializzazione. “

Tutti i numeri dell’asparago in Italia

CSO Italy rileva da oltre 15 anni l’andamento delle produzioni e dei consumi di asparago in Italia. I dati 2024 mettono in evidenza una superficie complessiva di 8.100 ettari coltivati ad asparago con la Puglia regione leader, anche se in calo costante, seguita da Veneto e Campania. In Emilia Romagna gli ettari coltivati nel 2024 sono 600 distribuiti perlopiù nelle zone di produzione tipiche dell’Asparago Verde di Altedo Igp.

Recentemente i consumi di asparagi in Italia raggiungono mediamente le oltre 20.000 tonnellate pari a 111 milioni di euro in valore, con una diminuzione rispetto alle annate precedenti in linea con la contrazione generalizzata dell’intero settore ortofrutta che ha caratterizzato gli ultimi due anni.

Nella fattispecie inoltre può aver influenzato questo minore consumo anche la ridotta disponibilità di prodotto, ma per l’asparago verde di Altedo IGP la domanda è sempre molto vivace e il prodotto certificato viene commercializzato interamente in breve tempo. La GDO assorbe oltre il 70% della produzione a marchio, la restante quota è destinata ai mercati all’ingrosso e all’Horeca, canale di vendita importante considerate le caratteristiche gourmet di questo ortaggio straordinario.

Il progetto di promozione mette in primo piano valori e unicità del territorio

Per il biennio 2024- 2025 il Consorzio di Tutela dell’Asparago Verde di Altedo IGP è titolare di un progetto di promozione finanziato per il 70% dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito dello Sviluppo Rurale 2023-2027 per la promozione dei prodotti di qualità.

Le attività previste dal progetto si sviluppano attraverso una strategia che mette in primo piano i valori del prodotto e della comunità di agricoltori che lo producono.

L’identità visiva fa leva sulla vocazione gourmet dell’asparago verde di Altedo IGP e sulle radici culturali dei produttori che ne determinano l’unicità.

La campagna promozionale parte dai canali social, da Instagram a Tik Tok, a Facebook, a Linkedin, si sviluppa sul canale YouTube con uno spot e una campagna ADV digital dedicata ai consumatori italiani e tedeschi, si declina poi sulla stampa mainstream con una campagna tabellare che andrà a sostenere la notorietà del prodotto e gli eventi territoriali previsti dal progetto.

Gli eventi sul territorio offriranno la possibilità di degustare il prodotto vivendo una esperienza diretta di conoscenza dell’area produttiva e i suoi protagonisti.

Dal 20 aprile apre la Sagra dell’Asparago Verde di Altedo a Mesola (FE) che proseguirà fino al 2 maggio e prevede tre momenti di degustazione il 25 Aprile dalle 16.30; il 28 Aprile dalle 16.30 e il 1 Maggio dalle 16.30.

Nell’areale bolognese invece, la Sagra dell’Asparago Verde di Altedo IGP diventerà un evento itinerante all’interno dell’iniziativa “Asparagustando” che coinvolgerà nello specifico produttori e consumatori in 4 momenti di presentazione e degustazione con connotazione anche sociale:

8 Maggio 2024 – Cena IPSAR Luigi Veronelli a Casalecchio di Reno(BO)

9 Maggio 2024 – Cena Mensa “Padre Ernesto” Bologna in Collaborazione con l’Associazione Cuochi Bologna Ferrara e Antoniano di Bologna

17 maggio 2024 – Cena Palazzo Pendaglia (Istituto Vergani) Ferrara Iniziativa a favore del progetto Dalla Terra alla Luna per l’inserimento scolastico di bambini autistici.

15 Maggio 2024 – Cena al Quartiere Porto (Bologna) in collaborazione con l’Associazione Protezione Civile Andromeda, Cucine Popolari Bologna e Quartiere Porto. Iniziativa sociale a favore dell’acquisto dell’ecocardiografo pediatrico per l’Ospedale Maggiore di Bologna.

Complessivamente il progetto di comunicazione messo a punto dal Consorzio consentirà di raggiungere oltre 30 milioni di consumatori nei due anni di attività sia sul mercato italiano che in Germania.

Related Post