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Quali sono i piatti più “noiosi” per gli italiani? E le situazioni che portano ad annoiarsi a tavola? No solo verdure bollite e riso in bianco…

I consigli di Myriam Sabolla per rendere interessanti anche le verdure bollite e il riso in bianco.

La noia è un sentimento che le persone sperimentano nei contesti più diversi. Lo dice anche una ​ famosa canzone che, in questi giorni, è sulla ribalta internazionale. E per 7 italiani su 10 può accadere di annoiarsi anche a tavola. A rivelarlo è un sondaggio realizzato da SWG in collaborazione con Deliveroo, la piattaforma leader dell’online food delivery. 

Mangiare, del resto, è molto più che nutrirsi. Convivialità, estetica e anche il contesto in cui mangiamo influiscono largamente sulla percezione di un piatto. Ma la responsabilità della noia a tavola non è dei singoli alimenti. Molto, infatti, dipende da come questi vengono cucinati. La pensa così quasi il ​ 70% degli italiani, secondo cui i cibi che rischiano di essere noiosi, se non bene eseguiti, sono le verdure bollite (29% degli intervistati), la pasta (28%) e il riso in bianco (23%), e il classico minestrone che si colloca al quarto posto con il 19%.

Ma c’è di più. I motivi che generano noia a tavola sono anche altri. Per il 43% degli intervistati la monotonia, cioè mangiare sempre le stesse cose, può provocare noia. Per il 40% è noioso mangiare da soli, per il 33% lo è pranzare in ufficio davanti alla scrivania. Mentre per il 52% la noia a tavola è determinata dall’assenza della giusta compagnia, un elemento questo indicato in particolare dalle persone più mature. 

Che fare, dunque? Come allontanare la noia dal piatto e come rendere un cibo meno noioso? Per il 53% un giusto abbinamento, con un ingrediente più sfizioso, può rendere meno noioso un cibo o un piatto e il 33% vede la soluzione in un condimento più speziato. I giovani puntano sul cromatismo: per il 39% degli under 34 la noia svanisce con un bel mix di ingredienti colorati.

Ma dalla noia possono derivare anche nuove opportunità. Per il 77% degli intervistati, la noia è ​ infatti un’occasione che può portare a sperimentare ed esplorare nuove ricette Per il 67% può stimolare la creatività, come conferma anche ​ Myriam Sabolla alias @The_Food_Sisterfood creator, cuoca ed esperta di cucina che commenta: “Per combattere la noia a tavola possiamo sfruttare la nostra creatività e qualche trucco da chef: non serve essere dei maestri di cucina per rendere speciali e appaganti i nostri pasti quotidiani. Basta far attenzione e scegliere le giuste tecniche di cottura, far attenzione alla consistenza e all’estetica e applicando un po’ di creatività nei condimenti”

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Ecco infatti i consigli pratici di Myriam Sabolla:

  • Il mio primo consiglio è lavorare sulle tecniche di cottura: anche un semplice riso in bianco, se cotto per assorbimento (magari inserendo qualche spezia nell’acqua di cottura, come cumino o anice stellato), risulterà molto più gustoso.
  • Per le verdure, impariamo dagli chef giapponesi: pochissimi minuti in acqua bollente sono sufficienti e le mantengono croccanti; blocchiamo poi la cottura immergendole in acqua ghiacciata: questo aiuterà a mantenere dei colori brillanti e vivaci. 
  • Un altro accorgimento riguarda i condimenti. Senza per forza appesantire le nostre pause pranzo, possiamo creare salse deliziose (che si conservano in frigorifero, ben chiuse, anche per qualche giorno): sfruttiamo l’acidità degli agrumi per una citronette (emulsionando olio, sale, succo di limone o arancia), oppure sostituiamo all’olio la frutta secca in crema: ad esempio mescolando tahina – ovvero crema di sesamo – senape e salsa di soia. Chi ama il piccante potrà unire anche una punta di peperoncino. Perfetto sulle carni più semplici, come petto di pollo e fettina, ma anche dentro al minestrone per una spinta di gusto in più.
  • Aggiungiamo texture ai nostri piatti: verdure croccanti, come ravanelli e cavolo cappuccio, sono un’ottima aggiunta alle insalate. Così come semi e frutta a guscio, che oltretutto contengono numerosi nutrienti. 
  • Non dimentichiamo che mangiamo prima di tutto con gli occhi. Anche senza competenze di alta cucina, possiamo impiattare con cura le nostre pietanze, abbinando consistenze, densità e colori diversi: una buona regola è non riempire completamente il piatto, ma lasciare dello spazio per un risultato più armonico. 
  • Ultimo consiglio: cerchiamo di non consumare i nostri pasti davanti al computer, lavorando. È stato dimostrato che il senso di sazietà ne risente, così come l’umore. Meglio approfittare della pausa per fare due passi all’aperto, trovare magari una panchina in un parco, e godersi un momento di quiete. O, se non è possibile, almeno spegnere il pc per il tempo che dedichiamo al nostro nutrimento. 

Food ESG Affairs

TM

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