“In questi giorni abbiamo ascoltato con interesse e attenzione le recenti dichiarazioni del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che ha espresso il suo pieno sostegno all’iniziativa di inserire l’educazione alimentare nelle scuole e la volontà di aggiungere nella Costituzione italiana la garanzia della sana alimentazione del cittadino”. E’ quanto scrive in una nota Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, Confederazione degli agricoltori europei e del mondo.
“Siamo parlando di due vere e proprie priorità istituzionali che Confeuro promuovere e sollecita da tempo, nella consapevolezza maturata che in questo modo – indica – il comparto agricolo risulterà ancora più tutelato dalle leggi e dalla certezza del diritto. Non è un caso, infatti, che alcuni mesi fa abbiamo promosso una petizione ad hoc al fine di chiedere l’inserimento della agricoltura all’interno della nostra Carta Costituzionale: un messaggio fondamentale del concetto di agricoltura come bene comune, soprattutto in questo momento storico e politico, dove migliaia di piccoli e medi agricoltori sono in forte difficoltà economica e professionale. E ancora, uno strumento democratico formidabile per sensibilizzare lo Stato sulla necessità della salubrità dei cibi, sulla qualità, genuinità e caratteristiche organolettiche dei prodotti, sull’incremento dei controlli e del monitoraggio delle produzioni extra Ue, sulla trasparenza sui prezzi e sulla costituzione del passaporto degli Alimenti”.
“Insomma – prosegue Tiso – è chiaro ed evidente che sia improcrastinabile una nuova normativa, che attribuisca un vero e proprio ruolo ai piccoli produttori e alle piccole imprese familiari quali garanti dell’approvvigionamento e dei luoghi di produzione e come tutori dei suoli coltivabili e dell’habitat. Al contempo, Confeuro crede che l’Italia sia un Paese che deve ripartire dalle sue fondamenta per promuovere nel mondo lo stile alimentare salutare che è alla base della nostra dieta mediterranea. Dunque, diventa fondamentale che l’educazione alimentare sia materia di studio nelle scuole per valorizzare innanzitutto una dieta sana, combattere l’obesità infantile ed evitare gli sprechi di cibo. Vedremo adesso se il governo saprà tradurre in fatti, quanto enunciato in parole”, conclude Tiso.