Mandato bis alla presidenza del Consorzio Tutela Grana Padano per Renato Zaghini, confermato all’unanimità ieri, 21 maggio, nella prima riunione del consiglio d’amministrazione eletto nell’assemblea generale del 18 aprile scorso.
Mantovano, sessantotto anni, sposato, due figli di 47 anni e 43 anni, Zaghini è da 25anni presidente del Caseificio Europeo Società Agricola Cooperativa di Bagnolo San Vito (Mn) e per 17 anni, prima di essere eletto alla massima carica, nel Consorzio Grana Padano è stato tesoriere.
«Questa nuova elezione mi onora e mi commuove ancora più della prima, che ricordo maturò nel pieno della pandemia – commenta Zaghini – Eravamo in pieno lockdown, avevamo davanti un futuro indecifrabile e pieno di incognite. Assunsi con tutti i vertici del Consorzio e con gli associati un impegno verso le oltre 3.800 stalle e i 50mila soggetti coinvolti nella filiera: non avremmo lasciato a terra una sola goccia di latte. Oggi, i dati della produzione, che con 5.456.500 forme prodotte nel 2023 ed un aumento del 4,69% rispetto all’anno precedente ci confermano il formaggio DOP più consumato nel mondo e con un export superiore al 48% delle forme marchiate vendute all’estero, dimostrano che da quel tunnel siamo usciti. Ma questo successo non ci consente affatto di dimenticare che le guerre ai confini dell’Europa e in Medio Oriente sono altre pericolose emergenze con le quali un player mondiale come il Grana Padano si deve confrontare».
Zaghini sottolinea gli impegni fondamentali fissati nell’ultima Assemblea Generale e quindi al primo posto nell’agenda sua e di tutto il Consorzio. «La produzione resta sotto attenta osservazione ed il CdA rinnovato dovrà innanzitutto varare il nuovo piano produttivo, uno strumento ideato 20 anni fa proprio dal Consorzio Grana Padano in una situazione pesante per tutto il settore lattiero caseario, che non solo ha portato il Grana Padano alla sua leadership, ma ha pure aperto la strada a numerose altre realtà del settore».
Ma l’impegno vede in particolare la novità della definizione del piano strategico pluriennale per il Grana Padano già approvato nell’Assemblea del dicembre 2023 e in grado di indicare la rotta per il futuro.
«Occorrerà, infatti, individuare le esigenze e abitudini alimentari dei consumatori – ha sottolineato Zaghini – e muoversi in linea con esse, in modo da rimodulare il posizionamento strategico del nostro prodotto. Fino a qualche anno fa, per esempio, chi avrebbe scommesso sull’esplosione delle vendite di grattugiato soprattutto nell’export? Pochissimi».
Il piano strategico pluriennale coinvolge tutti i consorziati, attraverso gruppi di lavoro organizzati sul territorio. La sua approvazione è prevista nell’Assemblea di novembre 2024, con l’obiettivo di farlo diventare operativo dal 1° gennaio 2025. Pertanto tutti i Consiglieri sono coinvolti oltre che nel Consiglio di Amministrazione anche in almeno un gruppo di lavoro e nelle commissioni.
Ad affiancare Zaghini sino al marzo del 2028 i nuovi organi istituzionali ed operativi eletti dal Consiglio d’Amministrazione.
Nuovo Vice Presidente Vicario è Attilio Zanetti (MN), affiancato alla vice presidenza da Giacomo Fugazza (PC), titolare della Lattegra di Piacenza, mentre Valter Giacomelli (BS), è stato confermato tesoriere. Insieme al presidente e a Tiziano Fusar Poli (CR), tutti compongono il Comitato di Presidenza.
Del Comitato di Gestione fanno parte Renato Zaghini, Attilio Zanetti, Giacomo Fugazza, Walter Giacomelli, Tiziano Fusar Poli, Gianmaria Bettoni, Paolo Cattaruzzi, Fiorenzo Finco, Michele Miotto, Francesco Saverio Borgo, Paolo Boldini, Gabriele Gorni Silvestrini e Luigi Giovanni Sala.
Compongono inoltre la Commissione Pubblicità Renato Zaghini, Attilio Zanetti, Giacomo Fugazza, Walter Giacomelli, Tiziano Fusar Poli, Antonio Auricchio, Paolo Cattaruzzi, Laura Ferrari, Michele Miotto, Gianni Bergamin, Tiziano Campagnari, Giovanni Guarneri, Nisio Paganin, Stefano Pezzini e Michele Fochi.
Infine, sono membri della Commissione Scientifica, presieduta dal prof. Neviani, Ambrogio Abbà, Cesare Baldrighi, Paolo Boldini, Giorgio Cecchin, Libero Stradiotti e Giorgio Angelo Fontana.