Continua la crescita del brand fondato da Michael Nazir Lewis e Rana Edwards che solo sette anni fa ebbero l’intuizione di aprire a Milano il primo format fast casual dedicato al poke, il piatto simbolo della cucina hawaiana diventato in pochi anni un trend globale.
A conferma che non si tratta di una moda passeggera, ma di un piatto entrato a pieno titolo nelle abitudini di consumo di milioni di italiani, il poke è stato inserito già da un paio d’anni nel paniere Istat e il successo di I Love Poke è emblematico.
Dopo gli inevitabili rallentamenti causati dalla pandemia e dai lockdown, nel triennio 2021-2023 il fatturato del brand è cresciuto del 100% ogni anno e il CEO e co-founder Michael Nazir Lewis ha le idee molto chiare: “Il nostro obiettivo è chiudere il 2024 a 88 milioni di Euro, per raggiungerlo nella seconda metà dell’anno apriremo i nostri primi store fuori dai confini nazionali: partiremo da Spagna, Cipro e Medio Oriente, affidandoci a partner strategici sia in franchising, sia in joint venture, arrivando così alla nostra quota record di 200 store entro la fine dell’anno.”
Un altro dato molto significativo della crescita di I Love Poke emerge dall’analisi del mercato del food retail: “In controtendenza rispetto all’andamento generale del comparto che segna una flessione del 6/7% – continua Michael Lewis – il nostro indice LFL da gennaio ad aprile è cresciuto del 3,2% e l’Ebitda store è sempre in positivo. Siamo leader sul mercato italiano, che presidiamo da nord a sud con oltre 170 punti vendita.”
L’operazione di M&A di Pokescuse annunciata a fine 2022 si è, infatti, finalmente perfezionata e l’insegna è ufficialmente sotto la gestione di I Love Poke.
“Questa acquisizione ci consente di estendere e consolidare la nostra presenza nel Triveneto e in Emilia-Romagna, sia nei centri commerciali sia nel cuore di alcune città strategiche. Parliamo di 18 stores tra diretti e in franchising che genereranno circa 5,2 milioni di euro di fatturato” conclude Lewis.