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Lun. Dic 23rd, 2024

Human Company, azienda storica punto di riferimento nell’hospitality in Italia e attiva da oltre quarant’anni nel turismo open air, ha redatto il suo primo piano di sostenibilità volto ad individuare le best practices da attuare nell’ambito della tutela ambientale, del rispetto del benessere delle persone e del supporto alla valorizzazione delle peculiarità territoriali. 

Il punto di partenza per l’elaborazione del piano è stata l’analisi del contesto turistico, con un benchmarking focalizzato sulla valutazione delle iniziative volte alla sostenibilità dei principali competitor dalla quale è emersa una generale immaturità di questo settore dal punto di vista della sostenibilità.

In occasione della presentazione del piano, il Gruppo invita a riflettere sulla percezione dei consumatori in merito alla sostenibilità nel mondo del turismo e sull’importanza dello sviluppo di pratiche di sostenibilità nel settore, evidenziando i dati esclusivi emersi dalla survey realizzata da Human Company in collaborazione con l’istituto di ricerca BVA Doxa.

I RISULTATI DELLA SURVEY

Sostenibilità nel turismo, una vera e propria necessità

Uno dei primi elementi ad emergere dalla ricerca condotta è che l’atteggiamento dei viaggiatori italiani è complessivamente attento e ben orientato al tema della sostenibilità.

Secondo 8 rispondenti su 10, infatti, la diffusione di un turismo più sostenibile e responsabile ricopre un’importanza molto elevata (78%). Concretamente, il 74% del campione intervistato si dichiara maggiormente sensibile ed incline ad adottare comportamenti e pratiche sostenibili durante le proprie vacanze rispetto ad alcuni anni fa.

Al turismo sostenibile sono indubbiamente riconosciute potenzialità molto elevate, che rispecchiano i tre pilastri del piano Human Company: in primis come contributo alla conservazione dell’ambiente (89%) e come sostegno allo sviluppo delle comunità locali (88%), ma in generale anche come strumento di promozione del benessere delle persone (83%).

Open air, al top per la sostenibilità

In merito alle destinazioni, per oltre la metà dei rispondenti la tipologia turistica considerata più sostenibile è l’open air (61%). In particolare, se si analizzano le strutture ricettive, emerge che gli agriturismi (92%), i rifugi di montagna (90%) e i campeggi/camping village (85%) sono percepiti come i più sostenibili, offrendo la possibilità di soggiornare in luoghi a stretto contatto con la natura. Un buon livello di sostenibilità è attribuito anche a bed & breakfast (81%), ostelli (75%) e case vacanza (69%), mentre si riconosce un’impronta meno sostenibile a strutture termali (48%), hotel (36%), resort (30%) e navi da crociera (17%).

Anche per chi sceglie una vacanza in città, le opzioni per vivere un turismo sostenibile ed attento non mancano, come confermato dalla quasi totalità dei viaggiatori intervistati (95%). Tra le pratiche considerate più efficaci, per questo obiettivo, vi sono il rispetto dei valori e delle eccellenze territoriali (50%), la ricerca di percorsi ed esperienze più autentiche e meno soggette all’over tourism (43%) e la scelta di periodi di bassa stagione (37%).

Caratteristiche, driver e appeal delle strutture sostenibili

Per individuare, invece, un ranking di rilevanza complessiva tra le caratteristiche di una struttura turistica, sono state incrociate tre dimensioni connotanti: i tratti che permettono di definirla sostenibile, quelli che incidono nella scelta prima della vacanza e quelli che attirano di più durante il soggiorno. In questo senso, per i viaggiatori italiani gli aspetti più importanti di una struttura turistica sono risultati essere l’impiego di energie rinnovabili (100%), la valorizzazione dei prodotti eno-gastronomici (99%), la corretta raccolta differenziata dei rifiuti (98%) e la conservazione dell’ambiente naturale (91%). Seguono poi alcune caratteristiche altrettanto rilevanti: il risparmio idrico (88%), l’eliminazione della plastica (87%), la presenza di aree verdi e percorsi ciclo-pedonali (84%) e i servizi di trasporto pubblico (74%).

Sostenibilità ambientale e benessere personale al centro

Relativamente ai comportamenti sostenibili messi in atto durante la propria vacanza, emergono tre must: in prima posizione il recupero del benessere e delle energie psicofisiche (89%) seguito dal corretto riciclo dei rifiuti secondo le norme locali (88%) e dal contatto con la natura e l’aria aperta (86%). A questi, si aggiunge il desiderio di incontro e scambio con le comunità locali (76%), l’attenzione agli sprechi idrici ed elettrici (75%), la scelta di soggiornare in destinazioni meno mainstream e sovraffollate (67%) e l’utilizzo di mezzi sostenibili durante i propri viaggi come biciclette, veicoli elettrici e trasporto pubblico (60%).

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