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Ven. Nov 8th, 2024

L’inquinamento da plastica monouso è allarmante: prodotti che durano solo pochi istanti ma lasciano un’impronta ecologica millenaria, persistendo nell’ambiente e nei mari per centinaia di anni. Le microplastiche e nanoplastiche che contaminano le nostre acque sono dannose per 1gli organismi marini e per l’uomo. La Giornata Mondiale degli Oceani, che si celebra l’8 giugno, è un’occasione per riflettere su questi temi.

Secondo i dati dell’UE, ogni anno vengono prodotte circa 300 milioni di tonnellate di plastica, di cui 8 milioni finiscono nei nostri oceani. In Italia, i consumi di acqua minerale sono cresciuti significativamente: oggi gli italiani si confermano i più grandi consumatori di acqua minerale in Europa (e secondi al mondo dopo il Messico), con un consumo pro capite di 172 litri all’anno3. Questo comporta elevati impatti ambientali nella produzione degli imballaggi, nel trasporto (quasi esclusivamente su gomma) delle confezioni e nello smaltimento finale.

Ogni anno in Italia, per produrre le bottiglie di plastica si usano 350.000 tonnellate di PET, equivalenti a 665.000 tonnellate di petrolio che emettono 910.000 tonnellate di CO2eq. Il trasporto su gomma delle bottiglie, con circa 300.000 TIR che percorrono mediamente 1000 km, emette altre 265.000 tonnellate di CO2. Le bottiglie, usate una sola volta, finiscono spesso in discarica dove possono restare inalterate fino a 1000 anni. Senza dimenticare il numero di quelle che potenzialmente inquinano i nostri mari.

È stimato che il 52% degli italiani consumi regolarmente acqua in bottiglia: siamo disposti a spendere di più tralasciando le ripercussioni ambientali. Una recente ricerca globale condotta da Toluna per Culligan, esperto mondiale nel settore del trattamento acqua, rivela che quasi la metà degli italiani (40%) non è consapevole della pericolosità delle bottiglie in PET sia per le specie marine che per la nostra salute. Tuttavia, la Gen Z si distingue per il suo impegno ambientale, con azioni quotidiane contro lo spreco idrico e l’abuso di plastica: circa un terzo dei giovani ha eliminato la plastica monouso dalla propria vita, mentre il 50% cerca di farlo nonostante le difficoltà2.

Anche se lo scenario rivela poca consapevolezza e mancanza di proattività nell’evitare le bottiglie di plastica, il 25% degli italiani beve acqua del rubinetto filtrata, una percentuale leggermente superiore

alla media europea. Tuttavia, le bottiglie di plastica monouso restano la fonte di approvvigionamento più diffusa.

In questo contesto non mancano le tecnologie che vengono in aiuto: oggi esistono sofisticati sistemi di filtrazione in grado di migliorare ulteriormente l’acqua del rubinetto, già di per sé sicura e di buona qualità nel rispetto della normativa italiana che garantisce standard di controllo superiori alla media europea, e disincentivare al contempo il consumo di bottiglie di plastica.

Queste soluzioni di facile installazione oggi sono disponibili anche nella versione ‘fai da te’, come nel caso di ‘Unico’: un sistema plastic-free che si può installare facilmente in soli 10 minuti e con una semplice chiave comune. In poche mosse, il filtro sottolavello si collega direttamente al rubinetto di casa, senza la necessità di lavori idraulici in cucina. Grazie al sistema di microfiltrazione da 0,5 micron con ioni d’argento, Unico garantisce un’azione batteriostatica e l’eliminazione di cloro, impurità e microplastiche. Inoltre, il prezzo è conveniente ed è possibile acquistarlo online.

Ispirare un cambiamento collaborativo ed educare le persone sull’importanza di azioni quotidiane che facciano la differenza, come scegliere l’acqua del rubinetto, è l’impegno di istituzioni e associazioni. Anche le aziende non sono da meno, affrontando il tema cruciale dell’acqua con impegno e responsabilità sociale, mettendo tutto il loro know-how a disposizione della comunità.

“Il nostro impegno per un futuro più sostenibile va oltre il semplice trattamento dell’acqua. Con Unico, che va ad arricchire la nostra proposta di soluzioni per la filtrazione, vogliamo ispirare e sensibilizzare le persone su quanto le piccole azioni quotidiane possano innescare un grande cambiamento. Una sorta di effetto farfalla in cui semplici accorgimenti possono fare la differenza,” dichiara Francesca Biagini, Head of Communication Italy di Culligan. “Educare e aiutare i giovani sull’importanza dei piccoli gesti e dei grandi cambiamenti è fondamentale per noi. Con questa novità abbiamo lavorato sull’accessibilità, perché vogliamo supportare anche la Gen Z nell’eliminazione progressiva della plastica monouso proponendo una soluzione semplice e soprattutto accessibile”.

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