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Ven. Nov 22nd, 2024

“Secondo le stime globali dell’Oms, ogni anno una persona su 10 si ammala per aver mangiato del cibo contaminato da batteri, virus, parassiti o sostanze chimiche; oltre 200 malattie sono causate dal consumo di cibo contaminato e il 40% delle malattie di origine alimentare colpisce bambini sotto i 5 anni. Le malattie a trasmissione alimentare costituiscono, quindi, una sfida importante per la salute pubblica e sono un chiaro esempio dell’importanza di un approccio integrato ‘One Health’. Il controllo di malattie come la listeriosi o di focolai di infezioni da salmonella non può essere efficace se non attraverso un lavoro coordinato tra professionisti di sanità umana, sanità animale, sicurezza alimentare e ambientale”. Così Francesco Vairo, responsabile del Seresmi, durante il corso ‘Malattie a trasmissione alimentare: dalla diagnosi alle azioni di sanità pubblica’, tenutosi oggi all’Inmi Spallanzani di Roma.

“Elemento fondamentale è poi la prevenzione individuale attraverso la conoscenza e l’applicazione di alcune regole di base nella manipolazione, preparazione e conservazione degli alimenti come il lavaggio delle mani, la cottura adeguata, le adeguate temperature di conservazione che permettono di evitare di ammalarci e tenere al sicuro i nostri cari dalle malattie di origine alimentare”, ha aggiunto Vairo.

“Per una gestione ottimale delle malattie trasmesse attraverso gli alimenti – ha concluso – è necessario un approccio congiunto multidisciplinare che coinvolga diversi ambiti tra cui la medicina clinica, l’epidemiologia, la medicina di laboratorio, la medicina veterinaria, la microbiologia e la chimica degli alimenti, la sicurezza e il controllo del cibo, la comunicazione e la gestione del rischio”.

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