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Gio. Nov 21st, 2024

Baldrighi (Presidente): “Dopo anni di promozione e rafforzamento del Sistema IG a livello internazionale, sarebbe un clamoroso autogoal della politica europea”

Un fermo “no” al dimezzamento dei finanziamenti promozionali per l’agroalimentare per l’anno 2025 che, secondo la proposta dell’Unione Europea, passeranno dai 185,9 milioni di euro del 2024 ai 92 milioni previsti per la prossima annualità. A lanciare la forte preoccupazione è Origin Italia, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche che riunisce i Consorzi di Tutela dei prodotti agroalimentari a marchio e che rappresenta il 95% della produzione DOP IGP italiana. Una manovra che, sottolinea Origin Italia, avrà ripercussioni negative sulla bilancia commerciale dell’UE e comporterà per l’Italia una perdita di quote di mercato a favore di prodotti meno sostenibili e privi di tracciabilità.

“La politica di promozione messa in atto in questi anni dall’UE ha raggiunto con successo i suoi obiettivi iniziali, rafforzando in modo significativo la competitività dei prodotti IG tanto da farli diventare un modello internazionale – precisa il Presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi –  per questo chiediamo in particolare al nostro Governo, al Ministro Lollobrigida e ai rappresentanti italiani al Parlamento Europeo, che la politica continui a sostenere proporzionalmente tutti i settori e le pratiche agricole sostenibili al fine di proseguire nella crescita della competitività dei nostri prodotti DOP IGP sul mercato unico oltre ad adattarsi alle nuove condizioni di mercato create dall’eventuale adesione dell’Ucraina”.

In particolare, Origin Italia sostiene che i programmi multipli proposti dall’Unione Europea, i cui fondi verrebbero tagliati completamente insieme a quelli previsti per le iniziative gestite direttamente dalla Commissione europea, sono stati e continuino a essere fondamentali per la politica di promozione dei prodotti IG e soprattutto proprio grazie alla loro dimensione europea e alla loro capacità di creare partenariati tra organizzazioni di diversi Stati membri. L’eliminazione dei finanziamenti per i programmi multipli priverebbe la politica della sua dimensione europea e creerebbe svantaggio rispetto a Paesi terzi che stanno invece investendo molto nella promozione dell’agroalimentare (negli USA sono stati destinati 300 milioni di dollari per promuovere l’export agroalimentare americano).

La politica di promozione, prosegue Origin Italia, svolge un ruolo fondamentale nell’attenuare le perturbazioni del mercato date da emergenze come quelle che abbiamo vissuto con l’aumento dei prezzi legato agli eventi climatici, o a epidemie come la Peste Suina Africana, inviando un messaggio positivo e fiducioso verso i consumatori. Un solido bilancio per la politica di promozione è essenziale per fornire a chi investe nelle produzioni di qualità gli strumenti necessari per mantenere la loro competitività, sostenendo al contempo la transizione verso una maggiore sostenibilità, obiettivo posto da Origin Italia per il 2030.

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