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Dom. Ago 11th, 2024
Sandro e Federico VeronesiSandro e Federico Veronesi


La famiglia Veronesi ha acquisito ufficialmente Villa Bucci, una delle realtà più illustri e storiche nel mondo del vino in Italia e all’estero.


Villa Bucci rappresenta un pilastro nella storia del Verdicchio: fondata da Ampelio Bucci, l’azienda ha contribuito in modo significativo all’evoluzione del Verdicchio, garantendo a un vitigno autoctono di una zona quasi sconosciuta la fama di icona del vino bianco in Italia e nel mondo. Le sue uve, molto versatili in vinificazione, crescono sui colli interni alla provincia di Ancona e rappresentano in modo completo la viticoltura regionale delle Marche, essendo tipicamente ricche, austere, longeve e per questo con grande potenziale d’invecchiamento.


“Per noi sarà un onore e un grande impegno portare avanti quanto Ampelio Bucci è riuscito a costruire fino a oggi. Seppur “nativi” da un settore diverso, abbiamo sposato la volontà di promuovere e investire in maniera seria e importante nel mondo vitivinicolo italiano che ha sicuramente bisogno di novità e tanta energia. In questo progetto di ampio respiro, che include una serie di altre aziende viticole in un contesto di eccellenza, Villa Bucci rappresenta un gioiello che avremo premura di far splendere, sempre più.”
Federico Veronesi, AD Villa Bucci


Nel 2021, il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore 2019 di Villa Bucci ha guadagnato il secondo posto della classifica mondiale “The Enthusiast 100: The Best Wines of 2021”, affermandosi come il vino bianco italiano più buono del mondo.


“Ero convinto che il Verdicchio, essendo un’uva non aromatica, potesse produrre vini tanto più interessanti quanto più li si aspetta nel tempo, quando sviluppano i cosiddetti sentori terziari”: nel suo percorso, Ampelio Bucci ha compiuto una rivoluzione portando il verdicchio alla sua massima valorizzazione: così si è passati dalla considerazione di un vino venduto a basso prezzo, con bassa gradazione e poca complessità, da consumarsi giovane entro l’anno, a un lavoro di estrazione, gradazione e invecchiamento che l’ha reso simbolo del vino italiano nel mondo.
“Vendo perché desidero che Villa Bucci continui a rappresentare un esempio eccellente del Made in Italy nel settore vinicolo. È un percorso che deve necessariamente evolversi per adattarsi al futuro, con tutti i cambiamenti che questo comporta. Abbiamo ceduto la nostra divisione vinicola a uno dei gruppi italiani più dinamici e innovativi in vari ambiti del Made in Italy, che spaziano dalla moda – in tutte le sue sfaccettature – al grande artigianato industriale di un marchio d’avanguardia nel settore nautico, fino ai settori del cibo e del vino. Si tratta della famiglia Veronesi, a capo del Gruppo Oniverse (ex Calzedonia), che possiede già alcune eccellenti aziende vinicole: La Giuva in Valpolicella, Podere Guardia Grande in Sardegna, Tenimenti Leone nel Lazio e un futuro nuovo progetto di Trentodoc in alta quota.” Ampelio Bucci, fondatore di Villa Bucci


Ampelio Bucci resterà in azienda come consigliere esterno, insieme a lui resta anche tutto lo storico staff che affiancherà la nuova gestione. Anche i vini, ovviamente, restano gli stessi e alcuni si trovano già in affinamento per i prossimi anni, come il Villa Bucci Riserva 2021 (che ora riposa, già imbottigliato). Sono stati già selezionati i vini dai quali nascerà il Villa Bucci Riserva 2023. Grande attenzione sarà data alle vecchie annate della Vintage Collection.


Ricordiamo che i vigneti di Verdicchio del Castelli di Jesi DOC coprono circa 25 ettari in zona DOC Classica, più 6 ettari di uve rosse Montepulciano e Sangiovese che rientrano nella DOC del Rosso Piceno. Villa Bucci produce circa 700/800 quintali di Verdicchio all’anno e 300 quintali di Rosso, solo ed esclusivamente con uve provenienti dai vigneti di proprietà.

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