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Mer. Dic 25th, 2024

Nel panoramica post-pandemico, le aziende si concentrano su accordi cross border per l’espansione, la diversificazione e la mitigazione del rischio. Dal 2003 al 2023, le operazioni cross border hanno rappresentato il 40% del totale delle transazioni del settore M&A in Europa, registrando una rapida ripresa dopo il COVID-19. I partner Tillmann Bronner, Christian Fest (Germania), Marc Irisson (Francia) e Matteo Paggi (Italia ) di Translink Corporate Finance evidenziano tendenze e direzioni strategiche nei principali mercati europei. E’ quanto riporta PRNewswire.

Germania: Un hub per acquisizioni strategiche 

La Germania è un attore chiave nelle fusioni e acquisizioni cross border, spinta dalla sua base industriale e dalla posizione strategica. Le aziende perseguono acquisizioni per migliorare la tecnologia ed espandere i propri mercati, in particolare nei settori automobilistico e ingegneristico. Tuttavia, Bronner e Fest affermano che per orientarsi nell’intricato panorama normativo è necessaria un’attenta rispetto delle regole.

La cultura delle PMI, caratterizzata da imprese di medie dimensioni a conduzione familiare, influenza fortemente le strategie di M&A. Gli obiettivi interessanti abbondano, ma gli accordi richiedono una gestione delicata. La leadership della Germania nell’automazione, nella tecnologia di produzione e negli investimenti ESG rafforza il suo ecosistema di start-up, attirando investitori. 

Francia: Adozione dell’innovazione attraverso fusioni e acquisizioni 

In Francia, le fusioni e acquisizioni cross border sono guidate dall’innovazione e dalla trasformazione digitale. Irisson sottolinea che le aziende francesi utilizzano le acquisizioni per integrare tecnologie all’avanguardia. “La Francia rimane un polo di innovazione, con una forza lavoro altamente qualificata e un ambiente fiscale efficiente per la tecnologia”, afferma.

Le aziende tecnologiche francesi, guidate dall’eccellenza ingegneristica e da solide risorse umane, dimostrano una comprovata esperienza nei mercati globali. La posizione strategica del paese in Europa e il contesto fiscale favorevole attraggono ingenti investimenti esteri. Le considerazioni ESG sono parte integrante delle operazioni di fusione e acquisizione. 

Italia: Diversificazione e mitigazione del rischio 

Le aziende italiane si impegnano sempre più in fusioni e acquisizioni cross border per diversificare la produzione e mitigare i rischi. Matteo Paggi spiega che le aziende italiane mirano ad acquisizioni nell’Europa orientale e occidentale, in particolare in Germania, Francia e Spagna, per ottenere la diversificazione. Anche il mercato statunitense risulta attraente. “Le acquisizioni in Europa sono relativamente più facili grazie alle analogie culturali e ai vantaggi logistici; il mercato statunitense presenta opportunità uniche”, afferma Paggi. 

Una significativa attività di M&A nei settori energetico e ambientale  in Italia è guidata dalla necessità di innovazione e sostenibilità. Anche il settore del food & beverage è attivo, con grandi aziende che perseguono acquisizioni per espandere la propria presenza sul mercato. Le medie e piccole imprese devono affrontare sfide per ampliare e mantenere le proprie specificità regionali, con la pianificazione della successione familiare e la crescita del brand, che rappresentano questioni cruciali. 

Con l’evoluzione di questi mercati, le fusioni e acquisizioni cross border rimarranno cruciali per la crescita e la competitività. Con oltre cinquant’anni di attività, i consulenti Translink sono pronti ad aiutare i clienti a gestire con successo queste operazioni. 

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