La giunta regionale ha approvato l’acquisizione di un servizio di predisposizione di un Piano di marketing strategico della Regione autonoma Valle d’Aosta.
“Tale Piano – si legge in una nota – dovrà stabilire le linee strategiche dello sviluppo, del marketing e della promozione che il sistema turistico locale nel suo insieme dovrà sviluppare nei prossimi anni, pertanto dovrà essere costruito nell’ambito di un percorso partecipativo, che sfrutti tutte le forme di coinvolgimento attivo degli stakeholders di riferimento”.
Inoltre, “dovrà, in particolare, consentire al sistema turistico valdostano di innovarsi investendo sul proprio capitale territoriale, valorizzandone ed esaltandone le sue peculiarità con particolare riferimento alla verticalità del territorio”.
La nota della Regione
L’Assessore al Turismo, Sport e Commercio Giulio Grosjacques comunica che nel corso della sua riunione di ieri, lunedì 19 agosto, la Giunta regionale ha approvato l’avvio dell’iter finalizzato all’acquisizione del servizio di predisposizione del nuovo Piano di marketing strategico della Regione autonoma Valle d’Aosta, che sarà realizzato nel primo semestre del 2025.
Come previsto dal Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR), per il triennio 2024-2026, il Piano di marketing strategico dovrà stabilire le linee fondamentali dello sviluppo, del marketing e della promozione che il sistema turistico locale, nel suo insieme, dovrà sviluppare nei prossimi anni.
Il nuovo Piano sarà definito nell’ambito di un percorso partecipativo che sfrutti tutte le forme di coinvolgimento attivo degli stakeholders di riferimento, in una logica di approccio condivisa che, in particolare, consenta al sistema turistico valdostano di innovarsi investendo sul proprio capitale più significativo, ossia il territorio e la sua verticalità, valorizzandone ed esaltandone le peculiarità.
Tra gli obiettivi più significativi del Piano, aumentare la notorietà del brand Valle d’Aosta in abbinamento al marchio di promozione turistica regionale, recentemente registrato, tanto su piano nazionale quanto su quello internazionale; intercettare e conquistare nuovi flussi turistici, sia da regioni italiane diverse da quelle di prossimità (Piemonte, Liguria, Lombardia) che internazionali; superare l’attuale concentrazione di flussi turistici favorendone la destagionalizzazione, tanto dal punto di vista geografico quanto da quello temporale; aumentare l’attrattività di nuovi mercati e di nuovi segmenti.