È stata presentata ieri, domenica 6 ottobre, a Palazzo Bovara, durante la Milano Wine Week, la seconda edizione di Wine List Italia 2024. progetto editoriale di MWW Media-Vendemmie.
La guida celebra i migliori sommelier della ristorazione italiana, offrendo una selezione di 1.000 etichette curate da 100 top sommelier. Quest’anno, il numero degli esperti coinvolti è raddoppiato, permettendo una panoramica più ampia sulle referenze vinicole da inserire nelle carte dei vini dei ristoranti.
Le categorie della guida
Wine List Italia suddivide i vini in 10 categorie, ognuna pensata per un momento particolare:
- La scelta intelligente: per chi cerca il miglior rapporto qualità/prezzo.
- La scoperta del sommelier: una chicca sconosciuta che stupirà.
- L’annata memorabile: il vino da conservare per un’occasione speciale.
- Uno sguardo internazionale: etichette provenienti da tutto il mondo.
- Un assaggio di territorio: vini che rappresentano il territorio del ristorante.
- Le radici nel calice: un vino che riporta il sommelier alle sue origini.
- Etichetta in rosa: i migliori rosati.
- La scelta etica: vini sostenibili e biodinamici.
- Un dolce sorso: vini da dessert per chiudere il pasto in dolcezza.
- Il vino al calice: una selezione per chi desidera assaggiare senza dover acquistare una bottiglia intera.
L’importanza dei sommelier
Ideata da Federico Gordini, presidente della Milano Wine Week, e Paolo Porfidio, miglior sommelier d’Italia 2023, Wine List Italia non è solo una guida. È anche un tributo al lavoro quotidiano dei sommelier, veri opinion leader nel settore, capaci di influenzare le scelte di consumo. Secondo Gordini, i sommelier giocano un ruolo fondamentale nella ristorazione, rappresentando dal 30 al 50% del fatturato dei ristoranti. Porfidio aggiunge che il sommelier non è solo un esperto di vini, ma un vero e proprio wine manager, capace di bilanciare grandi classici con nuove scoperte, offrendo un’esperienza unica al cliente.