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Dom. Dic 22nd, 2024

“Siamo nati durante la Seconda guerra mondiale. Siamo stati protagonisti di un riscatto sociale senza precedenti, abbiamo arginato il comunismo e siamo stati il motore della rinascita dell’Italia. Oggi, rappresentiamo il cuore pulsante del sistema agroalimentare italiano, che genera un valore di oltre 620 miliardi di euro, coinvolgendo 4 milioni di lavoratori, e nel 2024 raggiungerà il record di 70 miliardi di euro di export”. Così si è espresso Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, dal palco del Teatro Eliseo di Roma, in occasione delle celebrazioni per gli 80 anni dell’associazione.

Agricoltori protagonisti del riscatto sociale e motore di una filiera da 620 miliardi

“Coldiretti è una grande comunità popolare che si distingue per il suo impegno quotidiano nelle aziende agricole italiane. Siamo anche un laboratorio di inclusione sociale a cielo aperto, con migliaia di progetti di agricoltura sociale che, in tutte le regioni, rappresentano un welfare integrativo rispetto a quello pubblico”, ha aggiunto Prandini. Ha poi sottolineato il ruolo dei lavoratori stranieri nell’agricoltura italiana, definendoli collaboratori preziosi che, grazie alla nostra ospitalità, continueranno a supportare la crescita del settore. “È per questo motivo che abbiamo fortemente voluto la legge contro il caporalato, perché lo sfruttamento non è tollerabile né in Italia né altrove”.

Prandini ha inoltre messo in evidenza l’importanza delle aree rurali e interne del Paese: “Un’Italia viva, dove oltre 1,6 milioni di giovani sotto i 18 anni sono orgogliosi delle loro radici. L’agricoltura non è solo un motore economico, ma anche un elemento centrale per il tessuto sociale, culturale e turistico di queste aree”.

Mense scolastiche come luogo di educazione culturale sul cibo

“Dobbiamo trasformare le mense scolastiche in luoghi di educazione culturale sul cibo”, ha proposto Prandini durante il suo intervento. Rivolgendosi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha ricordato l’iniziativa della “Festa dell’educazione alimentare”, che ha permesso di raggiungere milioni di giovani, e ha chiesto di fare un ulteriore passo avanti per coinvolgerli ancora di più.

Il contrasto all’obesità infantile

Prandini ha lanciato l’allarme sul crescente fenomeno dell’obesità infantile: “Dobbiamo garantire a tutti i bambini l’accesso a cibo di qualità, indipendentemente dal reddito familiare. Questo è un investimento sulla salute del nostro Paese e un modello educativo che valorizza la Dieta Mediterranea, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco”. Prandini ha sottolineato come le mense scolastiche e pubbliche debbano diventare strumenti fondamentali per contrastare la diffusione di cibi ultra-processati e promuovere la corretta alimentazione.

Un’Europa più coraggiosa per la sovranità alimentare e agricola

Nel concludere il suo discorso, Prandini ha ribadito l’importanza dell’Europa per l’agricoltura italiana: “Coldiretti crede nell’Europa, senza la quale rischiamo l’emarginazione e la decrescita, soprattutto in un contesto globale segnato dai conflitti. Tuttavia, è necessaria un’Europa più coraggiosa, capace di rispondere alle esigenze delle famiglie e delle imprese”.

Prandini ha invocato un’Europa che metta al centro la sovranità alimentare e agricola, eliminando pregiudizi ideologici e promuovendo un’agricoltura sostenibile. Citando il fondatore di Coldiretti, Paolo Bonomi, Prandini ha concluso: “L’Europa deve unirsi senza mai pregiudicare i nostri territori, la nostra identità e la nostra cultura”.

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