Sono ormai 38 anni che il Gambero Rosso, con la sua celebre Guida Vini d’Italia, accompagna vignaioli, enologi e appassionati in un viaggio nel mondo del vino, contribuendo a sviluppare un mercato sempre più maturo e consapevole.
Questa nuova edizione include ben 24.772 referenze, selezionate tra circa 40.000 vini degustati. Tra questi, 498 hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento dei Tre Bicchieri. Una delle novità più interessanti è la sezione dedicata ai Vini Rari, che mette in luce le piccole realtà vitivinicole con una produzione limitata, creando interesse tra i collezionisti grazie a bottiglie uniche e pregiate, tra cuvée affinate per 40 anni e vini da meditazione.
Lorenzo Ruggeri, direttore del Gambero Rosso, ha commentato l’enorme lavoro dietro la Guida, lodando il team di 70 esperti, coordinati dai curatori Giuseppe Carrus, Gianni Fabrizio e Marco Sabellico. Ruggeri ha sottolineato l’importanza di raccontare il vino non solo come prodotto del territorio, ma come espressione di uno stile di vita e di un mondo in costante evoluzione.
A conferma di questa visione, il Gambero Rosso lancia anche un nuovo corso dedicato al “Vino del Futuro”, coordinato dal professor Attilio Scienza. Si tratta di un programma formativo innovativo, che copre ogni aspetto della filiera vitivinicola, con lezioni a distanza e seminari in presenza. L’obiettivo è formare professionisti in grado di affrontare le sfide del settore, dai nuovi trend di mercato alla comunicazione digitale.
I 12 premi Speciali di Vini d’Italia 2025
Bollicina dell’Anno
OP Pinot Nero M. Cl. Pas Dosé Poggio dei Duca ’19 – Calatroni
Un Metodo Classico di straordinaria finezza e tensione gustativa, che inizia ora a esprimere una complessità che si svilupperà con gli anni a venire. Frutti rossi ad ondate, balsamico, offre un carattere a dir poco vibrante e saporito per una persistenza da manuale. Uno splendido esempio di quello che il pinot nero, in questo caso da un’unica parcella a 550 metri di quota nel comune di Rocca de’ Giorgi, può dare in un terroir vocato come l’Oltrepò.
Bianco dell’Anno
Alto Adige Sauvignon Gran Lafóa Ris. ’21 – Colterenzio
Chi pensava che il potenziale di Colterenzio si fosse espresso fino in fondo assaggi questo ulteriore balzo in avanti. Il Gran Lafóa nasce nel vigneto che negli anni Ottanta iniziò la rivoluzione qualitativa di questa cantina e non solo. È una selezione esasperata della porzione di vigna più vocata a questa varietà, a 450 metri di quota, che ci regala un bianco poderoso, intensissimo e allo stesso tempo straordinariamente elegante.
Rosato dell’Anno
RGC Valtènesi Chiaretto Antitesi ’23 – Avanzi
Un vino apparentemente delicato e sottile, Antitesi fa parte della nouvelle vague dell’enologia italiana che ha rivoluzionato lo stile e l’immagine del Rosé in Italia. Rivoluzione iniziata in Valtènesi, dove Avanzi realizza questo delizioso Chiaretto a base di groppello: straordinaria facilità di beva, fini note fruttate, tagliente e minerale. Dalla sua ha anche una grande capacità d’evoluzione nel tempo.
Rosso dell’Anno
Chianti Colli Fiorentini Molino degli Innocenti Ris. ’19 – Torre a Cona
È stata una scelta impegnativa data la ricca concorrenza, ma abbiamo scelto questo vino perché incarna perfettamente il paradigma del grande rosso, classico e moderno allo stesso tempo. Un vino di struttura ma non imponente, ottenuto da un terroir storico e da un’uva autoctona, tutto giocato sulla profondità, sulla finezza dei dettagli, sull’eleganza.
Vino da Meditazione dell’Anno
Moscato Passito al Governo di Saracena ’15 – Feudo dei Sanseverino
Non è la prima volta che la Calabria, e Saracena in particolare, ci regalano grandi emozioni. I fratelli Bisconte hanno firmato un altro piccolo capolavoro: il Moscato ’15 è di spettacolare profondità e complessità, un vero vino da meditazione da scoprire lentamente nelle sue mille sfumature.
Progetto Solidale
Lis Neris
Alla cantina della famiglia Pecorari – che firma da sempre vini di altissimo livello – fa capo la Fondazione Fancesca Pecorari ONLUS, che da anni è impegnata in progetti di assistenza ai bambini del Myanmar, dell’Andhra Pradesh in India e dell’Uganda. Con il loro contributo fondamentale sono state costruite 34 scuole.
Cantina Emergente
Maugeri
L’Etna propone sempre nuove spettacolari etichette e nuove aziende. Quella di Renato Maugeri e delle figlie Carla, Michela e Paola, nel rapido volgere di tre vendemmie si e’ imposta come una delle più significative della denominazione, un risultato che passa dalle vinificazioni per vigna fino a un completo sistema d’ospitalità. E ha grandi progetti di sviluppo.
Miglior Rapporto Qualità-Prezzo
Lambrusco di Grasparossa di Castelvetro 7Bio – Settecani
Il premio va a un vino, il delizioso Grasparossa 7Bio, ma soprattutto a una Cooperativa che lavora in maniera esemplare e riesce – grazie all’impegno dei soci e della squadra che la dirige – a realizzare prodotti autentici, che raccontano perfettamente il territorio d’origine e che vengono proposti a un prezzo davvero abbordabile.
Premi per la Vitivinicoltura Sostenibile
Resistenti Nicola Biasi
L’introduzione delle nuove varietà “resistenti” in viticoltura ha suscitato un ampio dibattito che è lungi dall’esaurirsi. Nicola Biasi è un enologo dal lungo curriculum che alle parole ha unito i fatti, realizzando e contribuendo a realizzare le più interessanti e innovative etichette con le nuove varietà sotto l’insegna Resistenti Nicola Biasi. Un premio meritatissimo.
Cooperativa dell’Anno
Belisario
In un periodo complesso per il sistema cooperativo marchigiano abbiamo voluto rimarcare il lavoro di una realtà solida e virtuosa. Belisario in oltre cinquant’anni di storia ha raccontato il territorio di Matelica con vini dal taglio curato e impeccabile, spesso indimenticabili e capaci di sfidare il tempo. Questo grazie a una squadra competente e appassionata, a una gestione rigorosa e all’impegno corale di tutti i conferitori.
Viticoltore dell’Anno
Mario Fontana
Erede di una lunga tradizione di viticoltori, Mario Fontana cura personalmente le sue vigne di famiglia, quelle vigne dove è cresciuto e dove ha appreso i rudimenti del mestiere sin da fanciullo grazie a suo nonno. Se passate dalle parti del vigneto Villero a Castiglione Falletto, probabilmente lo trovate lì con le forbici in mano.
Cantina dell’Anno
San Leonardo
Da oltre 300 anni la famiglia Guerrieri Gonzaga è custode di questa splendida tenuta, che grazie alla passione e all’impegno in prima persona di Carlo, enologo, e ora di suo figlio Anselmo si è guadagnata una reputazione internazionale per la qualità dei suoi vini. Ma San Leonardo è molto più di una celebre griffe enologica: è un luogo di pace e di bellezza che ha ispirato e continua a ispirare tutti i viticoltori della regione, e non solo. Visitatela e capirete…