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Gio. Nov 21st, 2024

Italiani popolo di collezionisti. Nel 2023, infatti, hanno speso più per il collezionismo che per le vacanze, prevedendo di aumentare la spesa del 37% nei prossimi 3-5 anni. Inoltre, più di uno su tre ha avviato una collezione con l’intento di lasciarla ai posteri.

Il collezionismo ha subito radicali cambiamenti nell’ultimo secolo, portando alla nascita di nuovi modi di collezionare e di categorie da tenere d’occhio. Per approfondire il fenomeno, Catawiki, marketplace online leader per gli oggetti speciali, e Hypebeast, piattaforma leader per la moda e la cultura contemporanea, hanno collaborato per realizzare un’esaustiva ricerca dal titolo 21st Century Collecting, mirata a identificare i comportamenti attuali e anticipare le tendenze future del collezionismo.

Metodologia della ricerca

Per condurre l’analisi, sono stati utilizzati gli strumenti proprietari di Hypemind, l’autorità di insight all’interno del portafoglio di Hypebeast, in grado di tradurre l’intelligenza culturale in un processo decisionale strategico. La ricerca ha coinvolto cinque Paesi europei (Italia, Francia, Germania, Belgio e Olanda) e un campione rappresentativo di oltre 4.500 collezionisti e aspiranti collezionisti di età compresa tra i 18 e i 65 anni. I risultati mostrano una panoramica che suggerisce una crescita significativa della spesa nel settore nei prossimi anni. Infatti, quasi la metà degli adulti in Europa possiede una collezione e spende mediamente 1.500 euro, con previsioni di incremento della spesa oltre il 30% nei prossimi 3-5 anni.

Collezionisti italiani

Il nostro Paese si distingue con oltre 33 milioni di italiani che oggi si definiscono collezionisti (6 su 10), rendendolo il mercato con il maggior numero di persone con una o più collezioni. Inoltre, il 16% della popolazione sta considerando di iniziare una nuova collezione. La passione per il collezionismo in Italia è particolarmente forte in Lombardia, seguita dalla Campania, mentre Sicilia, Lazio e Veneto si contendono il terzo posto. Tra le categorie preferite dagli italiani troviamo libri (49%), orologi (33%), gioielli (32%), fotografie (32%) e banconote e monete (32%).

Spesa media per il collezionismo

Nel 2023, gli italiani hanno speso in media 1.381 euro per le proprie collezioni, una cifra che supera il costo medio delle vacanze estive, pari a 1.130 euro a persona tra giugno e settembre 2023. Nei prossimi 3-5 anni, si prevede che questa spesa aumenti in percentuale più degli altri Paesi europei esaminati (+37%), raggiungendo quota 1.892 euro, con un aumento che potrebbe arrivare fino a 2.092 euro per la Generazione X.

Catawiki e il mercato del collezionismo

“La forte passione degli italiani per il collezionismo emerge anche dai dati di Catawiki: l’Italia è il primo mercato in termini di spesa tra i Paesi chiave in cui è presente l’azienda. Lo scorso anno, oltre 250.000 italiani hanno fatto un’offerta su Catawiki, con una crescita di circa il 18% rispetto al 2022”, ha dichiarato Ravi Vora, Ceo di Catawiki. Queste cifre riflettono un hobby che il 96% dei collezionisti italiani vive anche attraverso attività correlate, sia online che dal vivo, per rafforzare il proprio legame con gli oggetti. Essendo i collezionisti più attivi d’Europa, la maggior parte di loro partecipa a eventi e fiere per rimanere costantemente aggiornati. Inoltre, il 22% segue influencer o esperti sui social media riguardo alle proprie passioni e un altro 22% conduce ricerche approfondite per diventare esperto nel settore.

Motivazioni del collezionismo

Cosa spinge gli italiani a collezionare? Il 36% degli intervistati ha iniziato a collezionare per preservare oggetti di valore per le generazioni future. Il 68% dei collezionisti italiani controlla regolarmente il valore della propria collezione e il 32% prevede di rivenderla per aumentare il proprio reddito (percentuale che sale al 42% per la Generazione Z). La percezione del collezionismo varia in base all’età: per la Gen Z rappresenta un nuovo modo di interagire e socializzare; i Millennials sono la generazione che attualmente spende di più per il collezionismo (1.450 euro all’anno); la Gen X è guidata dalla nostalgia, mentre i Boomer considerano il collezionismo un ‘affare privato’ e sono meno inclini a rivendere i loro oggetti (solo il 15% lo farebbe).

Le tendenze future del collezionismo

La tecnologia del recente passato emerge come la principale tendenza che sta plasmando il futuro del collezionismo. In Italia, così come in Francia e Belgio, si prevede che oggetti tecnologici come vecchi telefoni cellulari, smartphone, videogiochi e console – che presto saranno considerati vintage – diventino molto ricercati. La Germania, invece, abbraccia il collezionismo digitale e virtuale, mentre i Paesi Bassi si concentrano su oggetti tradizionali come gioielli, orologi, moda e arte. Non solo gli oggetti da collezione stanno evolvendo: la tecnologia promette di rivoluzionare anche il modo in cui i collezionisti si dedicano alla loro passione. In Italia, il 78% dei collezionisti prevede che la tecnologia avrà un impatto significativo sulle interazioni con le loro collezioni, mentre il 74% ritiene che le piattaforme di streaming trasformeranno il modo in cui gli oggetti vengono acquistati e posseduti.

Non solo hobby

“L’Italia ha un ricco legame culturale con il collezionismo, vantando il più alto numero di collezionisti in Europa e la più vasta gamma di passioni. Per molti, si tratta di preservare il patrimonio, mentre le generazioni più giovani si concentrano sulla ricerca del valore e sulle opportunità di rivendita. Il collezionismo non è solo un hobby: è uno stile di vita profondamente integrato nella routine quotidiana degli italiani, che sono i collezionisti più attivi. Mentre la tecnologia rimodella il mondo del collezionismo, gli italiani sono all’avanguardia, fondendo perfettamente tradizione e innovazione in questo spazio dinamico”, ha concluso Vora.

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