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Dom. Dic 22nd, 2024

In Italia, la filiera agroalimentare si distingue per la vasta presenza di imprese nel settore primario, caratterizzate da una forte frammentazione. Rispetto alla media europea e ai principali mercati di riferimento come Francia e Germania, l’Italia registra un peso maggiore nel settore primario, con il 71% delle imprese, il 30% degli addetti e il 6,6% del fatturato. Tuttavia, è la fase di trasformazione industriale che genera circa il 70% del valore complessivo della filiera. Questo dato non implica necessariamente margini di profitto più elevati, ma evidenzia l’importanza del settore della trasformazione.

Questi numeri emergono dalle prime analisi del nuovo Osservatorio HonestFood, presentato a Milano in collaborazione con LIUC Business School.

Osservatorio HonestFood

L’incontro, che ha riunito esponenti di tutta la filiera agroalimentare, dalla produzione agricola alla ristorazione, è stato aperto da Elena Buscemi, presidente del Consiglio comunale di Milano. Giacomo Pedranzini, ideatore e presidente di HonestFood e amministratore delegato di Kometa, ha sottolineato che l’obiettivo dell’Osservatorio è promuovere l’onestà e l’equità nella filiera agroalimentare, sensibilizzando anche le nuove generazioni.

Pedranzini ha spiegato che l’onestà, intesa come riconoscimento del giusto valore al lavoro di tutti gli operatori della filiera, è il principio cardine di HonestFood. “L’aggettivo onesto ha un significato complesso e articolato, e il nostro obiettivo è certificare pratiche trasparenti anche rispetto ai problemi del food waste e del riutilizzo degli scarti” ha aggiunto Chiara Mauri, direttrice della Scuola di Economia e Management dell’Università LIUC.

Strategie per una filiera più sostenibile e competitiva

Andrea Venegoni, Associate Dean Research & Application for Business della LIUC Business School, ha evidenziato come l’Osservatorio HonestFood punti a studiare come viene creato e incrementato il valore in ogni fase della filiera, con l’obiettivo di sviluppare strategie efficaci per aumentare la competitività, la sostenibilità e l’equità del settore.

Nel corso dell’evento, vari esperti del settore si sono confrontati su possibili azioni per migliorare il livello di onestà nella filiera. Tra questi, Anna Gervasoni, rettore eletto dell’Università LIUC, Cristiano Fini, presidente CIA Agricoltori Italiani, Lorenzo Aliverti, direttore generale di Latteria di Chiuro, Giangiacomo Ibba, amministratore delegato di CRAI Secom, Lino Enrico Stoppani, presidente FIPE, e Furio Camillo, responsabile scientifico di Sylla, istituto specializzato in ricerche di mercato.

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