Come stanno cambiando le abitudini di acquisto degli italiani nella grande distribuzione? Quali sono i nuovi bisogni dei consumatori e come influenzano lo scenario competitivo e le dinamiche dei brand nel largo consumo? Queste sono alcune delle domande affrontate nel workshop organizzato da GS1 Italy in collaborazione con Circana.
Il 2024 sta segnando una ripresa della domanda, non solo in termini di valore ma anche di volume. Questo trend positivo è dovuto a vari fattori, come l’aumento delle promozioni, la diversificazione degli assortimenti e una maggiore efficienza a scaffale, testimoniata dalla riduzione del tasso di out-of-stock e delle vendite perse. Questi argomenti sono stati discussi nel webinar “Navigare il futuro tra inflazione e cambiamenti nei consumi”, organizzato da GS1 Italy in collaborazione con Circana.
La ricerca del benessere guida i consumi
Il primo bilancio del 2024 mostra una ripresa della domanda, con i volumi di vendita in crescita del +1,8%. Questo trend si è esteso a tutti i canali della grande distribuzione organizzata, con un incremento anche delle vendite in valore (+2,3%). L’inflazione, pur rallentando (+0,3%), ha dato spazio a un ritorno delle promozioni, che i consumatori vedono ora come un’opportunità per contenere i costi senza rinunciare al benessere.
Salute e benessere sono i valori trainanti del 2024, come dimostrato dall’incremento delle vendite dei prodotti dell’area benessere, con un +33,7% a volume e +44,7% a valore rispetto al 2019. L’alimentazione sportiva ha visto un’impennata del +73,7% a volume e +80,5% a valore.
Private label e primi prezzi in crescita
Il 2024 conferma il consolidamento delle marche private, che raggiungono una quota di mercato del 30,1% nel largo consumo confezionato, rispetto al 27,1% del 2019. Sebbene siano ancora lontane dalla media europea del 38,9%, le private label hanno un ampio margine di crescita. La crescita delle private label ha penalizzato i principali fornitori, mentre la fascia di primo prezzo ha visto aumentare la propria quota di mercato del +2,8% in 12 mesi, arrivando al 20,1% del giro d’affari della GDO.
Più scelta e maggiore efficienza a scaffale
Gli assortimenti nei punti vendita sono aumentati (+0,8% annui), con una media di 9.428 referenze. Questo ampliamento è guidato da superstore, supermercati e discount. Parallelamente, è migliorata l’efficienza a scaffale, con il tasso di out-of-stock che è sceso dal 3,6% del 2023 al 3,5% nel 2024, e una diminuzione delle vendite perse (-0,2 p.p.).
Le superfici più grandi, come gli ipermercati, hanno registrato una maggiore riduzione dell’out-of-stock, con performance sopra la media per bevande, fresco e ortofrutta. Tuttavia, l’ortofrutta rimane il reparto con il tasso più alto di out-of-stock (10,3%) e vendite perse (7,3%).