Mutti ha concluso la campagna di lavorazione del pomodoro 2024, trasformando 565.000 tonnellate di materia prima italiana, nonostante le sfide climatiche della stagione estiva. Mentre la Pianura Padana ha affrontato una stagione caratterizzata da eccessive piogge, il Sud Italia ha sofferto una siccità intensa, due fenomeni opposti che hanno complicato la raccolta e la trasformazione.
Mutti chiude la campagna di trasformazione 2024 e premia la filiera con 7 milioni di incentivi
“Quest’anno abbiamo dovuto gestire due campagne completamente diverse. Nel Nord, le piogge hanno dilatato i tempi e ridotto le rese, mentre nel Sud la sfida è stata la scarsità d’acqua, un fenomeno che non vedevamo da anni”, ha dichiarato Massimo Perboni, Direttore del Servizio Agricolo di Mutti. “Ancora una volta, ci siamo affidati all’esperienza dei nostri produttori, che hanno saputo adattarsi a condizioni difficili e mantenere gli standard di qualità che da 125 anni contraddistinguono il nostro pomodoro.”
In generale, la campagna di trasformazione dura circa 70 giorni, da metà luglio a fine settembre, ma il 2024 ha richiesto un’estensione fino a fine ottobre, un prolungamento che ha impegnato ulteriormente le oltre 800 famiglie di agricoltori partner di Mutti. Per sostenere i produttori, Mutti ha introdotto un sistema di incentivi economici straordinari, dimostrando fiducia e collaborazione verso la filiera.
Il 25° Pomodorino d’Oro: Mutti premia la qualità della filiera
Nell’ottica di valorizzare il lavoro di squadra, Mutti ha celebrato il 25° Premio Pomodorino d’Oro, riunendo tutta la filiera da Nord a Sud in un unico evento a Reggio Emilia. Questo riconoscimento annuale celebra la qualità della materia prima e l’impegno dei migliori agricoltori, con l’obiettivo di incentivare un costante miglioramento. Quest’anno, il programma di incentivi economici ha toccato il valore record di 7 milioni di euro, distribuiti lungo tutta la filiera, la somma più alta mai riconosciuta nella storia di Mutti.
“Il 2024 è stato un anno particolarmente difficile, forse il più complesso da quando ho assunto la guida di Mutti nel 1994. Eppure, con la nostra filiera, siamo riusciti a portare a termine la campagna mantenendo qualità e passione” ha commentato Francesco Mutti, Amministratore Delegato. “In questo 25° anniversario del Premio Pomodorino d’Oro, abbiamo voluto un unico evento, per celebrare l’unicità della nostra filiera. Oggi più che mai è essenziale lavorare insieme, uniti, per garantire ai nostri clienti il miglior pomodoro possibile.”
Premiati i migliori agricoltori del 2024
Tra i vincitori di quest’anno, per il pomodoro tondo si è distinta l’azienda agricola Il Giglio di Benzi di Gabriele Mazzocchi, a Piacenza, che collabora con Mutti dal 2019 e ha raggiunto il primo posto in soli quattro anni. Per le varietà del Sud, il pomodoro lungo e il pomodoro ciliegino sono stati premiati rispettivamente Gianfranco Anzivino di Troia (FG) e l’azienda Turco Fortuna di Lesina (FG). L’azienda di Roberto Brui, di Ferrara, ha vinto per il pomodoro datterino, l’unica categoria in cui competono le filiere di Nord e Sud.
Con una campagna complessa e premi in crescita, Mutti conferma il suo impegno nella qualità e nella valorizzazione della filiera del pomodoro, continuando a rafforzare la collaborazione con i suoi produttori in tutta Italia.
Foto Carra Parma