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Dom. Dic 22nd, 2024
cappuccino - Foto di Isabela Martins su Unsplash

Oggi, 8 novembre, si celebra il World Cappuccino Day, un’occasione per tutti i Cappuccino Lovers di godersi una bevanda unica, quella coccola calda che dal primo all’ultimo sorso avvolge il palato con schiuma, latte e note di delizioso caffè.

Per festeggiare, Nescafé lancia la nuova campagna “Say YES to CappucciNO”, pensata per promuovere l’idea di una pausa consapevole, un momento in cui vale la pena dire “no” a qualcuno o qualcosa e prendersi il proprio spazio per rivedere le priorità.

A supporto della campagna, Nescafé ha commissionato ad AstraRicerche un’indagine sulla capacità degli italiani di dire “sì” o “no” nelle decisioni quotidiane e in quelle più importanti. Dai dati emerge che 1 italiano su 2 (50,1%) considera il cappuccino non solo un’abitudine quotidiana, ma un “premio” e un momento di relax, un modo per gratificarsi dopo aver detto no a qualcuno o a qualcosa.

L’indagine ha inoltre rivelato quanto sia complesso per gli italiani dire “sì” o “no” serenamente nelle decisioni di tutti i giorni. La maggioranza, infatti, preferisce ponderare a lungo (80,3%) piuttosto che seguire l’istinto (25,8%). Dire “sì” anche quando si vorrebbe dire “no” è una situazione comune per 8 italiani su 10, soprattutto per mantenere buone relazioni (58,7%) o evitare conflitti nei contesti di gruppo (47,2%). Risulta però più difficile dire “no” alle persone care (60,7%) rispetto a superiori, capi o insegnanti (31,7%).

Per alcuni italiani (22,8%), dire “sì” invece di “no” suscita emozioni positive, come soddisfazione e orgoglio. Questo avviene perché vedono il “sì” come un segno di intelligenza relazionale (50,4%) o di apertura mentale nel fare qualcosa che, a prima vista, può sembrare poco interessante (46,6%). Cosimo Finzi, direttore di AstraRicerche, sottolinea che “Dire NO quando si vuole dire SÌ per molti italiani è un modo per rafforzare o costruire relazioni positive, ma anche una via per aprirsi al provare qualcosa di nuovo che – a prima impressione – potrebbe sembrare poco interessante per sé.”

L’indagine evidenzia anche l’importanza della pausa come momento essenziale di rigenerazione: ben il 72,1% degli italiani ritiene indispensabile prendersi un momento per “staccare”. Spesso, infatti, la pausa è vissuta come una “gioia solitaria”, anche quando altri stanno facendo qualcosa di interessante (JOMO – Joy of Missing Out), una tendenza condivisa dall’82,7% degli intervistati, che vedono nella disconnessione dalle relazioni digitali (73,5%) e sociali (69,5%) un’opportunità per ritrovare sé stessi.

Non mancano però coloro che avvertono la FOMO (Fear of Missing Out), soprattutto tra i più giovani (64% dei 15-29enni), mentre questa percentuale scende al 55% tra i 30-39enni e al 40% tra i 50-65enni. Patrizia Martello, esperta di culture di consumo, spiega che “Nel mondo contemporaneo iperconnesso e iperdenso di stimoli emerge fortemente il bisogno di avere momenti tutti per sé, che sul piano emozionale si traducono in un senso di gioia. La JOMO, la gioia di non esserci, sta diventando più forte della paura di disconnessione (FOMO) che invece ha caratterizzato la prima ondata della nascita e sviluppo dei social. Questo trend che sposta i pesi da FOMO a JOMO vale più con i maturi che con i giovani perché non è facile trovare un equilibrio di benessere personale tra esserci abbastanza senza esserci troppo, tra il flusso costante della vita social e il qui e ora.”

La pausa è considerata un rimedio per ricaricare le batterie (87,1%), e tra le attività preferite per godersi questo momento c’è gustare la propria bevanda preferita (43,1%), come il cappuccino. Seguono camminare, particolarmente apprezzato dai meno giovani, e svolgere piccole attività rilassanti, scelta preferita dalle donne.

Diletta Golfieri, marketing manager di Nescafé, afferma: “Abbiamo voluto esplorare la complessità delle decisioni quotidiane degli italiani, tra il desiderio di dire ‘no’ e la tendenza generale a dire ‘sì’ per mantenere relazioni armoniose. Da questo quadro, il cappuccino emerge come un attimo di pausa e conforto. Il rifugio ideale per chi, anche solo per un istante, desidera mettere al centro sé stesso, ricaricandosi con un momento di relax e piacere. Ed è proprio questo aspetto che abbiamo voluto mettere al centro della nostra comunicazione.”

La campagna “Say YES to CappucciNO” di Nescafé è accompagnata da uno spot televisivo che racconta il concetto di pausa come un’opportunità per dire “no” a qualcuno e concedersi un momento personale per riscoprire le proprie priorità, scegliendo di dire “sì” a ciò che conta davvero. Inoltre, la gamma Nescafé Cappuccino si rinnova con un packaging riciclabile, in linea con l’impegno del brand per la sostenibilità, offrendo caffè 100% proveniente da fonti responsabili e supportando i coltivatori nel migliorare le loro terre e le loro condizioni di vita.

Foto di Isabela Martins su Unsplash

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