Gli italiani dimostrano un forte apprezzamento per i prodotti surgelati: 9 su 10 li consumano abitualmente. Secondo un’indagine AstraRicerche per IIAS – Istituto Italiano Alimenti Surgelati, negli ultimi cinque anni oltre il 39,3% dei consumatori ha aumentato il consumo di surgelati, con una crescita maggiore tra uomini (43%), giovani (Gen Z 50%, Millennials 45%) e famiglie con bambini (48%).
Pratici, sicuri e anti-spreco, i surgelati non sono solo popolari ma anche sempre più conosciuti e apprezzati per il loro valore. Tuttavia, ci sono ancora aspetti che gli italiani ignorano su questi prodotti, ormai parte integrante delle nostre abitudini alimentari. Per fare chiarezza, IIAS ha sviluppato un vademecum basato sui risultati della ricerca, intitolato “Cosa c’è dietro a un surgelato”.
Surgelati: cosa sanno gli italiani?
La survey di IIAS e AstraRicerche conferma che i consumatori italiani amano e conoscono bene i surgelati. Ad esempio, il 68,4% sa che “congelato” e “surgelato” non sono sinonimi, mentre il 64,5% è consapevole che la surgelazione è una tecnica esclusivamente industriale, non replicabile in casa. Tuttavia, solo il 31% sa che i prodotti surgelati devono essere sempre preconfezionati per legge, e poco più di un consumatore su due conosce il fatto che le verdure surgelate mantengono le stesse proprietà nutrizionali delle fresche. Inoltre, il 59,9% ignora che i surgelati non contengono conservanti, poiché la loro lunga durata è garantita dal freddo.
I giovani, in particolare Gen Z e Millennials, risultano i più preparati. Il 45% conosce il trattamento di scottatura chiamato blanching, che esalta il colore dei prodotti prima della surgelazione. Tuttavia, solo 4 italiani su 10 sanno che il metodo corretto di scongelamento è il trasferimento in frigorifero per qualche ora, e appena il 15% sa che un prodotto surgelato può essere ricongelato solo dopo essere stato cotto.
Crescente attenzione verso la qualità e la sicurezza
“Gli italiani scelgono i surgelati per il gusto, la qualità e la convenienza economica,” afferma Giorgio Donegani, presidente di IIAS. “Oltre metà dei consumatori apprezza i surgelati per la loro bontà, consistenza e percezione di freschezza, e riconoscono anche il risparmio che offrono, considerando i costi complessivi tra prezzo, preparazione e sprechi ridotti.”
Inoltre, circa 8 intervistati su 10 controllano attentamente le indicazioni sulle etichette per tempi e modalità di cottura, e l’86,4% segue fedelmente tali indicazioni, un segnale della crescente consapevolezza verso qualità e sicurezza alimentare.
Il vademecum IIAS: 5 cose da sapere sui surgelati
#1 “Congelato” e “surgelato” non sono la stessa cosa: i cibi congelati subiscono un processo lento che genera grandi cristalli d’acqua, danneggiando le pareti cellulari e compromettendo il valore nutrizionale. I surgelati, invece, vengono raffreddati rapidamente, preservando intatti nutrienti e qualità organolettiche.
#2 Non si può surgelare in casa: la surgelazione è un processo industriale avanzato. A casa si può solo congelare, ma con risultati qualitativi inferiori rispetto ai surgelati industriali.
#3 Scongelamento corretto: il metodo ideale è trasferire il prodotto dal freezer al frigorifero o cuocerlo direttamente. Scongelare a temperatura ambiente o con acqua calda è sconsigliato per ragioni di sicurezza.
#4 I surgelati non contengono conservanti: per legge, la conservazione dei surgelati è garantita solo dal freddo. Inoltre, il brillante colore delle verdure surgelate è dovuto al trattamento termico blanching, che ne preserva le proprietà naturali.
#5 Nutrienti intatti: verdure e pesce surgelati mantengono le stesse caratteristiche nutritive dei freschi, incluse vitamine, proteine e micronutrienti essenziali come omega-3, iodio e selenio.
Questo vademecum mira a promuovere scelte consapevoli e a sfatare i falsi miti sui surgelati, sempre più protagonisti della tavola italiana.