1300 giornalisti e blogger formati e oltre 28 milioni di consumatori raggiunti. Sono questi alcuni dei numeri che danno un’idea plastica dello sforzo che il settore Lattiero-Caseario, attraverso il progetto “Think Milk, Taset Europe, Be Smart”, sta facendo a livello europeo per comunicare correttamente quanto sta facendo in termini di sostenibilità. E per sfatare una serie di fake news tra cui quella che gli allevamenti intensivi ed estensivi siano causa di danni ambientali e animali.
Il progetto “Think Milk, Taste Europe, Be Smart”, realizzato da Confcooperative con il cofinanziamento della Commissione europea, mira infatti a sfatare le fake news sui meriti del latte e dei suoi derivati, promuovendo esempi virtuosi di impresa nell’epoca 4.0 e sensibilizzando il pubblico sui benefici per la salute e l’ambiente legati alla produzione di latte.
Allevamenti tecnologici con monitoraggio delle emissioni di CO2, rendicontazione scientifica del benessere animale e gestione efficiente delle risorse: sono queste le azioni concrete messe in atto dalla cooperazione lattiero-casearia per connettere l’ambiente con il valore nutrizionale e sociale di latte e suoi derivati. Tali investimenti sono mirati a migliorare la sostenibilità e l’efficienza del settore.
Pres_Think-Milk-Dinner_compressedPieve Ecoenergia: esempio virtuoso di zootecnia sostenibile
Un esempio di innovazione nel settore zootecnico è rappresentato dalla cooperativa Pieve Ecoenergia, che ha fatto della tecnologia il fattore chiave per una transizione ecologica nel settore. Situata in provincia di Cremona, la cooperativa ha implementato diverse soluzioni tecnologiche, tra cui un impianto di biogas per la produzione di energia elettrica, il riutilizzo del digestato come fertilizzante, un sistema di teleriscaldamento e un impianto fotovoltaico. Questi impianti hanno permesso di ottimizzare l’efficienza energetica e migliorare il benessere animale, contribuendo a garantire anche un ambiente di lavoro migliore per gli operatori.
Danio Federici, Presidente di Pieve Ecoenergia, racconta la collaborazione con il Politecnico di Milano per monitorare l’impronta di carbonio del litro di latte. Il sistema di monitoraggio, che contabilizza le emissioni di CO2, ha rivelato un impatto di 0,5-0,7 kg di CO2 per litro di latte prodotto, ben al di sotto dei 1,37 kg indicati dalla letteratura scientifica. L’obiettivo a lungo termine è arrivare a una produzione di latte carbon neutral.
Innovazioni tecnologiche per il benessere animale e la qualità del lavoro
Federici sottolinea che l’introduzione di macchinari avanzati, come i robot di mungitura e i sistemi automatizzati per la nutrizione e ventilazione, non solo migliorano il benessere animale ma ottimizzano anche la qualità del lavoro degli operatori. Studi hanno dimostrato che animali più produttivi emettono meno gas serra per unità di prodotto, e l’automazione facilita un equilibrio migliore tra uomo e animale.
Plac Fattorie Cremona: un bilancio di sostenibilità per il futuro
Anche la cooperativa PLAC Fattorie Cremona ha intrapreso un percorso di sostenibilità con l’approvazione del suo primo bilancio di sostenibilità, redatto prima che l’obbligo normativo fosse introdotto. Il Presidente Nicola Cesare Baldrighi spiega come il bilancio aiuti a monitorare l’operato della cooperativa, adottare misure preventive e garantire la continuità delle 77 aziende associate.
Il bilancio di sostenibilità ha mostrato miglioramenti significativi, come l’incremento del punteggio medio relativo al benessere animale, che è salito da 72,56 nel 2019 a 85,82 nel 2023. Inoltre, grazie all’adozione di impianti fotovoltaici e biogas, la cooperativa ha generato 66,1 milioni di kWh all’anno, riducendo al contempo il consumo di acqua del 70% nel più grande dei suoi stabilimenti.
Eccellenze DOP: sostenibilità e valorizzazione del territorio
Baldrighi sottolinea che anche le produzioni DOP, come il Provolone e il Grana Padano, sono un esempio di sostenibilità, in quanto supportano le comunità locali e valorizzano i territori di produzione, riducendo al minimo l’impatto del trasporto.
L’impegno di Alleanza delle Cooperative Agroalimentari
Giovanni Guarneri di Alleanza delle Cooperative Agroalimentari evidenzia l’importanza di adottare pratiche sostenibili lungo tutta la filiera lattiero-casearia, non solo in ambito zootecnico, ma anche nella tutela dei territori e nella valorizzazione delle tradizioni locali. La riduzione degli sprechi è un obiettivo primario, e i prodotti lattiero-caseari sono tra quelli con minore spreco. Inoltre, Guarneri sottolinea che il latte e i suoi derivati sono fondamentali per la salute, poiché ricchi di nutrienti essenziali come calcio, vitamina D e proteine.