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Gio. Dic 26th, 2024

Il Natale 2024 arriva in un clima economico complesso, con le abitudini di consumo che si adattano alla situazione del mercato. Secondo un’indagine di Confimprese in collaborazione con Jakala, le famiglie italiane stanno affrontando una flessione nei volumi di acquisto, registrando un calo dello 0,4% rispetto al 2023. Il 44% delle famiglie ha visto ridursi il potere d’acquisto tra giugno e settembre 2024, confermando un trend negativo già evidente tra il 2022 e il 2023, quando la diminuzione era stata dell’1,7%. Tuttavia, a fronte di un calo nei volumi, la spesa complessiva è aumentata del 7,9% a causa dell’inflazione che ha spinto i prezzi verso l’alto (fonte: NielsenIQ).

Un’opportunità per il settore retail e la ristorazione

Nonostante le difficoltà, il periodo natalizio potrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno per il retail e la ristorazione, grazie alla possibilità di stimolare i consumi. Andrea Paparella, responsabile commerciale di Tuidi, azienda foodtech specializzata nell’automazione dello stock grazie all’intelligenza artificiale, sottolinea l’importanza di una pianificazione accurata: “I retailer devono anticipare le dinamiche del mercato stimando con precisione i fabbisogni per minimizzare inefficienze e massimizzare i margini, anche in caso di vendite più contenute.”

Tradizioni natalizie e variabili di consumo

I prodotti simbolo delle festività, come pandoro, panettone e datteri, rimangono un punto fermo nel carrello degli italiani. Tuidi evidenzia che i datteri registrano un aumento del consumo del 600% durante il Natale, mentre pandoro e panettone vedono un incremento del 189% nella settimana delle feste. Tuttavia, fattori come il meteo possono influenzare le vendite: in caso di maltempo, ad esempio, il consumo di pandoro cala del 15%, mentre quello di panettone cresce del 10%.

Piatti pronti o cucina tradizionale: Nord e Sud a confronto

Uno studio di Tuidi mostra differenze significative tra Nord e Sud Italia durante le festività. Al Nord, le vendite di piatti pronti aumentano del 93%, suggerendo una preferenza per soluzioni rapide, mentre al Sud prevale la cucina casalinga natalizia, con una riduzione del 67% nelle vendite di piatti pronti.

Fattori locali e impatti sulle vendite

Variabili come promozioni, meteo ed eventi locali influenzano ulteriormente i consumi. Ad esempio, le vendite di cioccolata calda crescono del 200% durante la settimana di Natale, con un ulteriore incremento del 18% al Nord e del 52% al Sud in caso di pioggia. Eventi locali come le celebrazioni di San Nicola a Bari e Sant’Ambrogio a Milano generano un aumento fino all’11% nelle vendite di alcolici.

Un Natale per rafforzare margini e sostenibilità

In un contesto economico difficile, il Natale rappresenta una sfida ma anche un’opportunità. Grazie a strategie innovative supportate dall’intelligenza artificiale, i retailer possono gestire al meglio le vendite, evitando eccedenze di magazzino e garantendo ai consumatori un’offerta adeguata alle loro aspettative. Con un’attenta pianificazione e strumenti tecnologici avanzati, il periodo natalizio può diventare un’occasione per consolidare margini e ridurre gli sprechi, trasformando l’incertezza in valore.

Andrea Paparella di Tuidi

Intelligenza artificiale per ottimizzare le scorte

Per affrontare le incertezze, Tuidi propone Delphi, una soluzione di intelligenza artificiale che automatizza la gestione dello stock nei punti vendita.

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