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Lun. Nov 25th, 2024

Vinarius, l’Associazione delle Enoteche Italiane, traccia un bilancio del 2024 confrontandolo con il 2023 e presenta i risultati di un’indagine sui trend delle vendite del vino.

Questo studio, frutto della continua attività di ricerca dell’associazione, vuole anticipare le scelte di consumo degli italiani per il prossimo Natale, fornendo un quadro utile non solo per il settore enologico ma anche per chiunque voglia interpretare le dinamiche dei consumatori.

Un osservatorio privilegiato sui consumi

“Le enoteche – spiega Andrea Terraneo, presidente di Vinarius – continuano a essere un punto di riferimento per comprendere i trend di consumo. Il dialogo diretto con il pubblico offre una prospettiva unica sul mercato e consente di osservare in tempo reale i cambiamenti nelle scelte dei consumatori. I dati raccolti da Vinarius, anno dopo anno, si confermano una risorsa autorevole per l’intero comparto vitivinicolo.”

Un contesto sfidante: il confronto tra 2023 e 2024

L’analisi delle vendite estive evidenzia un contesto complesso. Il 54,5% degli enotecari ha registrato una lieve diminuzione del fatturato rispetto al 2023, mentre solo il 9,1% ha rilevato un miglioramento. Per il 36,4%, invece, i volumi sono rimasti invariati.

Le previsioni per la stagione natalizia riflettono incertezza: il 45,5% degli intervistati prevede un calo, ma un significativo 27,3% si dichiara ottimista riguardo a un possibile incremento, segno che il mercato può riservare sorprese positive.

Il ruolo centrale delle bollicine

I dati raccolti confermano che il Prosecco DOCG sarà il protagonista delle prossime festività, con una crescita prevista dal 45,5% degli enotecari. Seguono i Metodo Classico italiani (36,4%) e, a distanza, lo Champagne (9,1%). Questo trend sottolinea l’apprezzamento per le eccellenze nazionali, capaci di competere con i prodotti internazionali più prestigiosi.

Vini bianchi e spumanti: stabilità nelle vendite

Per quanto riguarda i vini bianchi, il 54,5% degli enotecari segnala vendite stabili durante l’estate, mentre solo il 9,1% ha registrato un incremento. Un dato simile emerge per gli spumanti, a conferma dell’impatto di fattori economici e climatici che hanno condizionato la stagione estiva.

La sfida della consapevolezza sui vini naturali

Un tema centrale emerso dall’indagine è la necessità di maggiore consapevolezza sui vini naturali. Il 72,7% degli enotecari ritiene che i consumatori non abbiano ancora una conoscenza approfondita delle differenze rispetto ai vini convenzionali. Questa lacuna rappresenta però un’opportunità per il settore, che può rafforzare il dialogo con il pubblico e valorizzare la cultura del vino.

Nuove generazioni e consumo consapevole del vino

L’analisi si sofferma anche sulle abitudini delle nuove generazioni (18-25 anni), che mostrano una minore propensione al consumo di alcol rispetto alle precedenti (63,6%). “Questa tendenza – osserva Terraneo – invita a riflettere: c’è spazio per avvicinare i giovani a un consumo consapevole, valorizzando l’esperienza culturale e sensoriale che il vino può offrire, oltre la semplice funzione di bevanda”.

Guardare al futuro con visione e consapevolezza

In un contesto di mercato incerto, l’analisi di Vinarius offre spunti preziosi per affrontare il futuro. Individuare le direttrici del mercato e accompagnare i consumatori con proposte mirate può rappresentare una strategia vincente per soddisfare le esigenze e le preferenze degli italiani, confermando il ruolo centrale delle enoteche come protagoniste del settore.

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